12 Febbraio 2020
Coldiretti Piemonte – riso: assurdo agevolare importazioni in cambogia

Giornata nera per Italia in Europa, riso da Cambogia e Vietnam affossa Made in Piemonte

E’ stata la giornata nera del riso italiano in Europa dove la Commissione ha deciso di mantenere le importazioni agevolate di riso dalla Cambogia in violazione dei diritti umani mentre il Parlamento europeo ha dato il via libera definitivo all’accordo di libero scambio tra UE e Vietnam che comporterà l’ingresso a dazio zero di 80mila tonnellate di riso lavorato, semilavorato e aromatico sul quale pesano le accuse di sfruttamento del lavoro minorile del Dipartimento del lavoro statunitense. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alle decisioni delle istituzioni comunitarie che rischiano di mettere in ginocchio uno dei settori trainanti dell’economia agricola italiana.

“La Commissione UE ha adottato una proposta per revocare temporaneamente il regime EBA per la Cambogia, in virtù di violazione dei diritti umani che senza alcuna giustificazione non si applicherà al riso che, nonostante le prove di sfruttamento dei lavoratori e di altre questioni umanitarie, viene escluso dalla lista dei prodotti che beneficeranno di uno stop alle agevolazioni tariffarie”, spiega Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo.

Dalla Cambogia nell’ultimo anno sono arrivati in Italia oltre 8 milioni di chili mentre le importazioni dal Vietnam sono stimate in oltre 7,5 milioni di chili, con una crescita record di 18 volte in quantità nel corso dell’anno, secondo le proiezioni Coldiretti per il 2019.

“E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della dignità dei lavoratori. Dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci deve essere la garanzia di un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore. Non è accettabile che l’Unione Europea continui a favorire con agevolazioni le importazioni, lo sfruttamento e la violazione dei diritti umani nell’indifferenza generale. Con la crescista smisurata dell’import viene affossata la risicoltura Made in Piemonte che ricordiamo avere numeri importanti registrando 8 milioni di quintali di produzione, circa 1900 aziende per un totale di 117 mila ettari”, concludono Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale.

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