Soddisfazione per i piemontesi perchè è stato l’Asti lo spumante più diffuso per brindare al nuovo anno. Con lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, infatti,  sono state rigorosamente Made in Italy le bollicine delle oltre 130 milioni le bottiglie di spumante stappate nel mondo, tra case private e luoghi pubblici, delle quali 80 milioni in Italia e 50 milioni all'estero. Durante le festività di fine anno, infatti, è stato consumato oltre il 50 per cento della produzione annuale di spumante. “In Piemonte - sottolinea il presidente regionale della Coldiretti Piemonte Giorgio Ferrero - sono state prodotte oltre 30 milioni di bottiglie delle quali circa 26milioni ottenute con il metodo Charmat e poco  più di 4 milioni con il metodo classico Champenois che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato.”  Ma non solo, perchè per festeggiare il Capodanno i piemontesi hanno portato sulle tavole cibi e bevande per un valore  di 2,8 miliardi di Euro, in calo del 3,5 per cento rispetto allo scorso anno, con più cotechini e zamponi e meno salmone, ostriche e caviale. Preferite, insieme alle "fortunate" lenticchie, sono state in maggioranza le specialità protette dall'Unione Europea, insieme a piatti comuni della tradizione nazionale: per quanto ci riguarda sono stati gli agnolotti a farla da padrone. Nonostante i rincari denunciati dal Codacons del 12 per cento per il pandoro e del 9 per cento per il panettone, i due dolci tipici delle feste di fine anno non sono mancati sulle tavole dei piemontesi, con circa 10 milioni di esemplari acquistati durante le feste.