29 Luglio 2024
Coldiretti Piemonte: con aumento arrivi grano straniero servono reciprocità regole ed etichette trasparenti

Implementare progetti di filiera, con Gran Piemonte già seminati oltre 8 mila ettari

Con le importazioni di grano straniero che nei primi quattro mesi del 2024 hanno raggiunto il quantitativo di oltre 2,7 miliardi di chili, in aumento del 18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è importante tutelare le aziende agricole e i consumatori italiani assicurando reciprocità delle regole e trasparenza in etichetta. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti al tavolo di filiera sul grano svoltosi a Roma nella sede del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. In tale ottica Coldiretti esprime soddisfazione per la proposta di dare vita a un piano di settore avanzata dal sottosegretario Patrizio La Pietra.

“L’invasione di prodotto straniero colpisce duramente i produttori nazionali, facendo crollare i prezzi di circa il 10% sia per il grano duro che per quello tenero, secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea. Si tratta peraltro di cereali coltivati usando spesso sostanze vietate nel nostro Paese e nella Ue – ricorda afferma Mauro Bianco, membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega territoriale al settore cerealicolo -. Una situazione intollerabile dinanzi alla quale occorre affermare il principio di reciprocità delle regole, vietando l’ingresso in Europa ai prodotti coltivati con sostanze vietate ma anche ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori. E serve anche garantire una etichettatura trasparente su tutti gli alimenti in commercio, a partire da pane, biscotti, cracker e altri derivati dai cereali, che oggi continuano ad essere “anonimi”.

“Si tratta di un passo fondamentale per la creazione di filiere 100% italiane dal campo alla tavola e a tale proposito sono sicuramente positive le misure assunte nel Dl Agricoltura sulle pratiche sleali per riequilibrare i rapporti e tutelare le aziende agricole - evidenziano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale –. Ancor più alla luce di questi scenari, occorre ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito ad accordi di filiera come il progetto piemontese, insieme al Consorzio Agrario del Nord Ovest, di Gran Piemonte tramite il quale sono già stati seminati oltre 8 mila ettari di grano tenero. L’obiettivo deve essere quello di valorizzare al meglio le produzioni locali di grano, garantire una sempre più positiva remunerazione agli agricoltori e offrire completa tracciabilità e qualità ai consumatori che sono sempre più attenti alla provenienza degli ingredienti”.

 

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