Il pressing di Coldiretti e Filiera Italia è stato accolto, ora mantenere posizione anche in caso di ricorso da parte del Pakistan

La Commissione europea ha accolto la richiesta di opposizione formulata dall’Italia contro il riconoscimento dell'IGP Basmati presentata dal Pakistan per registrare in Europa il riso Basmati.

 “Un risultato importante ottenuto grazie all'azione di Coldiretti e Filiera Italia che hanno presentato all’Unione Europea la richiesta ufficiale di opposizione al riconoscimento dell’Indicazione di origine protetta (Igp) per il riso Basmati, proposto dal Pakistan. Dall’utilizzo del lavoro minorile, all’uso di pesticidi vietati nella Ue, fino al rischio di dumping sui prodotti europei, sono, infatti, diverse le ombre che gravano sulla produzione orientale che invade il mercato comunitario - spiega Roberto Guerrini, membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega territoriale al settore risicolo -. Potrebbe comportare un crollo della valorizzazione del riso di tipo Indica europeo e l’abbandono della coltivazione del lungo B, con un aumento della produzione di riso Japonica e conseguente crollo delle quotazioni anche per questo gruppo varietale”.

“Un importante passo in avanti nella tutela delle produzioni Made in Italy che risponde alle richieste più volte avanzate da Coldiretti e Filiera Italia e che dovrà essere mantenuto anche in caso di ricorso da parte del Pakistan - evidenziano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Oltretutto non sarebbe garantito il principio di reciprocità in termini di sostenibilità sociale ed ambientale nel processo di produzione del riso in Pakistan. Si aggiunge anche il fatto che in Pakistan, così come India, sono utilizzati fitofarmaci da anni vietati in Ue come, ad esempio, il triciclazolo”.