27 Giugno 2025
Coldiretti Piemonte – riso: stop concorrenza sleale serve clausola salvaguardia

Per fermare la concorrenza sleale del riso asiatico che danneggia i produttori italiani e non rispetta gli stessi standard di qualità e sicurezza occorre sostenere la clausola di salvaguardia automatica e il rispetto del principio di reciprocità. E’ l’appello lanciato da Coldiretti e Filiera Italia in occasione dell’incontro a Bruxelles della filiera risicola europea, a cui ha partecipato Cristina Brizzolari, presidente della Consulta Riso Nazionale e di Coldiretti Piemonte, organizzato da Ente Nazionale Risi, su richiesta della più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa, in prima fila per la difesa dei risicoltori e la promozione del settore.

Il riso italiano ed europeo deve far fronte da un lato ad una riduzione della produzione dovuta agli effetti dei cambiamenti climatici, insieme ad un aumento significativo dei costi di produzione, e dall’altro ad una concorrenza sleale mascherata dagli accordi commerciali unilaterali EBA (Everything but Arms) che hanno generato una vera e propria invasione di riso asiatico – spiega Roberto Guerrini, membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega territoriale al settore risicolo -. Basti pensare che la Cambogia è diventata il primo Paese esportatore di riso in Europa per il prodotto trasformato, seguita da Tailandia ed India: Paesi che non garantiscono il rispetto degli elevati standard sanitari ed ambientali rispettati dai produttori italiani ed europei”.

“Senza un’autentica reciprocità negli scambi commerciali, la revisione dei dazi e l’introduzione di una clausola di salvaguardia automatica che blocchi le importazioni sconsiderate al superamento di una certa soglia, le parole della Vision sul futuro dell’agricoltura restano soltanto vuote promesse che tradiscono gli agricoltori e non danno nessuna garanzia di futuro al riso europeo. Continueremo a mettere in campo ogni strumento per un settore fondamentale per l’agricoltura italiana, l’ambiente, la biodiversità e le persone, a cominciare dall’etichettatura obbligatoria del Paese di Origine, garanzia di trasparenza per il consumatore”, spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi