Rischio che la produzione di cibo finisca nelle mani di oligarchi
“A preoccupare è soprattutto la diffusione del cibo artificiale con la pretesa di rimuovere agricoltura e allevamento dalla realtà umana – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Quasi due cittadini su tre (64%) la considera una vera e propria minaccia per la salute. In pratica, secondo il Censis, gli italiani temono che con il cibo possa accadere ciò che è già successo con il digitale: il rischio che poche élite concentrino potere economico, politico e culturale anche nel settore dell’alimentazione. Tra le abitudini importanti da portare avanti e sostenere ci sono sicuramente quelle alimentari come il consumo di frutta e verdura che, con il loro apporto di minerali e di idratazione, spesso sono associate ad un adeguato nutrimento per una corretta pratica sportiva. Tuttavia, nonostante le indicazioni mediche e sanitarie spingano ad un alto consumo quotidiano di frutta e verdura, un’indagine demoscopica dell’Istituto Ixè mostra ancora difficoltà ad avere un consumo appropriato”.
Questa giornata, infine, chiama in causa anche il rapporto degli italiani con sport e cibo, visto che l’esercizio fisico contribuisce in maniera importante alla tutela della salute e della qualità della vita. Non a caso l’inattività costa all’Italia un miliardo all’anno, secondo un’analisi della Fondazione Aletheia. Da qui nascono le tante iniziative messe in campo da Coldiretti con il mondo dello sport.
