18 Aprile 2011
CRISI CARNI ROSSE: I CONSUMI SI POSSONO RILANCIARE CON UNA CORRETTA INFORMAZIONE PARTENDO DAI GIOVANI

Necessità di attuare un progetto formativo nelle scuole e nelle ASL.

La zootecnia Piemontese da carne attraversa un momento difficile. Le cause sono da ricercarsi nella crisi economica che colpisce le famiglie per cui il consumo delle carni rosse ha avuto una forte diminuzione. A questo si deve aggiungere la scarsa considerazione delle carni rosse da parte dei dietologi nell’alimentazione dei giovani e nella ristorazione scolastica in particolare. Spesso le carni rosse vengono accusate di appesantire le diete, renderle scarsamente digeribili, responsabili dell’accumulo di grassi nell’organismo e generatrici della colesterolemia. Inoltre, dal punto di vista agricolo, produrre della buona carne significa utilizzare ottimi alimenti per il bestiame ed in particolar modo cereali. Soprattutto questi ultimi, nell’ultimo anno, hanno raddoppiato i loro prezzi a causa della nota speculazione in atto a livello internazionale.
Proprio partendo dalla situazione prima descritta Coldiretti Piemonte sta attuando una concreta progettualità che ha l’obiettivo di mantenere alto il livello qualitativo della carne che viene prodotta nella regione subalpina e dall’altra di rilanciare i consumi, garantendo in ogni modo all’allevatore il riconoscimento del giusto prezzo. Per fare questo si sta agendo su diversi fronti.
Con le istituzioni, affinché si avviino campagne di informazione con l’obiettivo di spiegare che le carni rosse rappresentano nella dieta di tutte le persone e dei giovani, in particolare, un forte elemento di equilibrio alimentare, le cui proteine sono indispensabili per  la crescita dei giovani e le cui vitamine naturali rappresentano l’elemento insostituibile per la formazione dell’apparato scheletrico e muscolare.
Coldiretti Piemonte chiede alla Regione di realizzare momenti formativi, attraverso le ASL di competenza anche con un’informazione mirata ai medici di base nonché agli specialisti della Sanità (nutrizionisti, dietologi) che elaborano e monitorano la ristorazione scolastica.
Sul fronte dei consumi, il mondo degli allevatori attraverso gli imprenditori e le organizzazioni economiche di prodotto è impegnato a rendere più appettibile la carne da parte dei consumatori. Alcuni esempi concreti sono rappresentati da hamburgherie che utilizzano carni rosse locali come nel caso di M**C BUN che martedì 19 aprile a Torino inaugura il secondo locale (via Cernaia angolo corso Siccardi) con l’egida del Consorzio COALVI, oppure il caso delle “PIEMONTESINE” hamburger surgelati facilmente utilizzabili a livello familiare, nei quali viene posta in primo piano la qualità della carne, utilizzando tutti i tagli dei bovini secondo il progetto ideato dalla cooperativa Compral. Oppure ancora come nel caso del circuito creato da Asprocarne Piemonte per valorizzare le carni di tutti i bovini allevati nella nostra regione.
Dicono Marcello Gatto (membro di Giunta Coldiretti Piemonte  con delega al settore carni da parte del presidente Paolo Rovellotti) e Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Piemonte: “Riteniamo che la crisi dei consumi di carni rosse possa essere superata ancora una volta con la stretta alleanza con i consumatori e le loro associazioni anche per promuovere una corretta informazione che riporti il giusto equilibrio nelle diete alimentari di tutti i giorni. Dall’altra, occorre evidenziare gli sforzi compiuti dal mondo economico per rendere di facile e veloce utilizzo le carni rosse in cucina. Non possiamo però non evidenziare come la grande distribuzione organizzata manchi spesso all’appello in termini di collaborazione reale. Quale ultimo anello della filiera, ci aspettiamo la massima collaborazione e una maggior considerazione per gli operatori che stanno a monte. Non sono più accettabili, sia a livello di produttori che soprattutto di consumatori, che la carne venga pagata all’allevatore 3 euro al kg. La stessa carne la troviamo nei banconi frigo di vendita ad un prezzo medio che supera 15 euro al kg. Situazioni che non hanno bisogno di commento, ma che vanno corrette con urgenza nell’interesse di tutti”.              

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