5 Maggio 2020
Coldiretti Piemonte – vino: la Regione attivi con urgenza misure straordinarie

Perdite fino all’80% con export e Ho.Re.Ca bloccati

Sta diventando incandescente il clima che vivono le imprese vitivinicole piemontesi con il blocco dell’export e dell’attività di ristorazione. Forti difficoltà, quindi, per il comparto che riveste un ruolo fondamentale per il tessuto economico regionale e che ha già registrato perdite fino all’80%.

“Servono urgentemente risorse economiche straordinarie per un evento altrettanto straordinario come questo che stiamo vivendo - ribadisce Marco Reggio presidente di Coldiretti Asti con delega regionale al settore vitivinicolo -. Ci sono misure, oltretutto, che non richiedono neanche esborsi monetari aggiuntivi, ma solo la volontà delle Istituzioni. Così come bisogna monitorare bene i finanziamenti nazionali destinati alla promozione del comparto vitivinicolo verso l’estero affinché siano veramente utili per la filiera e non cadano nelle solite forme, spesso sterili. In gioco, infatti, c’è la sopravvivenza di 14 mila imprese con oltre 43 mila ettari di superficie vitata e una produzione di 2,5 milioni di ettolitri”.

“Chiediamo urgentemente alla Regione un’attenzione particolare per il comparto vitivinicolo piemontese, come è stato fatto per altri settori – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale-. A soli 4 mesi dalla prossima vendemmia, non è ammissibile che non siano ancora state dettate linee chiare d’azione per fronteggiare questa crisi e non siano state trovate anche risorse extra regionali per non interrompere e compromettere gli investimenti che attualmente le imprese stanno facendo con i fondi del PSR e dell’Ocm. A livello nazionale, Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti, ma serve anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni con un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta, da sempre, all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non”.

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