In Piemonte per festeggiare le mamme e non metterle ai fornelli, ci pensano i cuochi contadini con i menù portati direttamente a casa dagli agriturismi di Campagna Amica. Dopo un lungo periodo di lockdown la Festa della mamma è il primo appuntamento per esprimere i propri sentimenti con un gesto tradizionale particolarmente apprezzato dagli italiani.
Dalla carne in carpione alla classica lasagna, dai rabaton monferrini all’insalata di farro con verdure di stagione fino al bunet e alla tipica crostata con composta di pere martin sec: tanti piatti sfiziosi che possono rendere la Festa della mamma più gustosa.
Tradizionalmente si regalano fiori, infatti, tre italiani su quattro (75%) che fanno regali per la festa della mamma opteranno per un mazzo di fiori o una pianta che quest’anno in piena pandemia battono nettamente cioccolatini (12%), gioielli o bigiotteria (12%) o capi di abbigliamento (1%).
“Nonostante siano ancora vietate le gite fuori porta e le riunioni di famiglia, è bene non perdere anche queste occasioni dimostrare il proprio affetto con un biglietto, un fiore, una prelibatezza o altro – affermano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. In attesa di poter ripartire a pieno regime, gli agriturismi di Campagna Amica del Piemonte propongono menù speciali per rendere più piacevole la giornata delle famiglie all’insegna del gusto e della tradizione, continuando a sostenere il #MangiaItaliano a difesa del territorio, dell’economia e del lavoro. D’altronde, le nostre imprese agricole non si sono mai fermate e hanno continuato a portare avanti la loro attività per non far mancare i prodotti del nostro territorio. Oltre ad alcuni mercati di Campagna Amica che hanno potuto riaprire, resta sempre attivo il servizio di consegna a domicilio della spesa che agevola i cittadini nell’acquistare prodotti freschi, genuini e salubri. Per chi vorrà puntare sui fiori, invece, il consiglio è di scegliere le produzioni italiane per incentivare il nostro comparto florovivaistico, fortemente provato dalla crisi provocata dalla pandemia”.