4 Dicembre 2020
Coldiretti Piemonte – Brachetto: consentire lo sblocco delle riserve vendemmiali

Consentire lo sblocco delle riserve vendemmiali di Brachetto. E’ quanto chiede Coldiretti Piemonte alla Regione per evitare di non poter soddisfare le richieste di Brachetto d’Acqui DOCG o Piemonte Brachetto DOC.

In Piemonte il Brachetto d’Acqui, coltivato su circa mille ettari e di cui si producono oltre 5 milioni di bottiglie, nasce sulle colline dell’Alto Monferrato, un’area vocata e variegata dove il vitigno aromatico si esprime al meglio sin dall’antichità.

“Auspichiamo che la Regione non voglia veramente ritirare la delibera che darebbe il via a svincolare le partite stoccate presso le cantine – commenta Marco Reggio presidente di Coldiretti Asti con delega regionale al settore vitivinicolo –. Consentire di utilizzare la riserva vendemmiale è un’operazione vantaggiosa per l’intero sistema ed evita di screditare un prodotto che verrebbe imbottigliato e ceduto senza la DOCG e DOC”.

“Stiamo parlando di un prodotto di elevata qualità che identifica un territorio ricco di storia- spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale – e che, quindi, va tutelato evitando di creare flussi paralleli concorrenziali. E’ necessario, dunque, che la Regione trovi le misure adatte per consentire lo svincolo vendemmiale e non mettere in ulteriore difficoltà le imprese che stanno già vivendo un momento particolarmente difficile, causato dalla pandemia, con la chiusura del settore Ho.Re.Ca. e lo stop ai brindisi per le festività natalizie”.

 

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