In Piemonte ci sono 49 comprensori sciistici, 266 impianti di risalita per un totale di 1.243 km di piste
La riapertura degli impianti sciistici è attesa da 3,5 mln di italiani che ritengono prioritario far ripartire la stagione sulla neve, anche solo per le poche settimane rimanenti prima dell’arrivo della primavera. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti-Ixe’ diffusa in riferimento al via libera allo sci al 15 febbraio proposto dal Comitato tecnico scientifico, in occasione del flash mob di numerose le localitaà sciistiche nei pressi del campanile del proprio Paese con l’ hashtag #perchisuonalamontagna e l’adesione anche dell'Uncem.
In Piemonte ci sono 49 comprensori sciistici, 266 impianti di risalita per un totale di 1.243 km di piste.
“Una decisione destinata – evidenziano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - ad avere effetti non solo sulle piste ma anche sull’intero indotto delle vacanze in montagna, dall’alloggio alla ristorazione, dagli agriturismi ai rifugi che, dallo stop al turismo sulla neve, hanno subito un calo di fatturato fino al 90%. A pagare, infatti, il prezzo più alto delle chiusure di questo inverno, a livello turistico, sono sicuramente state le località di montagna piemontesi che richiamano ogni anno molti sciatori, ma anche gli amanti della buona tavola. Proprio dal turismo invernale dipende buona parte della sopravvivenza delle strutture agricole che con le attività di allevamento e coltivazione svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico, l’abbandono e lo spopolamento. Con le presenze praticamente azzerate nel momento più importante della stagione, si guarda ora con fiducia all’ultimo scorcio con la speranza che le aspettative non vengano vanificate dall’aumento dei contagi e dall’andamento climatico avverso”.
