22 Ottobre 2021
Coldiretti Piemonte – Tutto Food: cibo prima ricchezza italiana vale 575MLD” – Segnato il +7% nel 2021

Coldiretti Piemonte – Tutto Food: cibo prima ricchezza italiana vale 575 MLD” - Segnato il +7% nel 2021

Nel 2021 il cibo diventa la prima ricchezza dell’Italia per un valore di 575 miliardi di euro con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente nonostante le difficoltà legate alla pandemia. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione dell’inaugurazione di Tuttofood, la World Food Exibition che si svolge alla Fiera di Milano a Rho fino al 26 ottobre. Coldiretti e Filiera Italia sono presenti in uno spazio innovativo nel Padiglione 18 - L01-L25 dove è stata allestita la prima esposizione delle invenzioni destinate a rivoluzionare l’alimentazione degli italiani, con una decisa svolta verso la sostenibilità nei più diversi ambiti, dal clima all’ambiente, dalla salute alla tecnologia. Nel secondo anno del Covid la filiera agroalimentare tricolore ha dimostrato una elevata capacità di resilienza, con un incremento del fatturato che accomuna agricoltura, industria e grande distribuzione, mentre la ristorazione ricomincia crescere dopo un 2020 disastroso.

“L’emergenza globale provocata dal Covid ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza. L’agricoltura italiana è prima in Europa per valore aggiunto ma è anche la più green e può contare sulla leadership indiscussa per la qualità alimentare ed il Piemonte contribuisce a questa eccellenza con 14 Dop, 9 Igp, 18 Docg e 42 Doc e oltre 40 prodotti “Sigillo”, tutelando la biodiversità agricola ed investendo sulla distintività, condizione necessaria per distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato – spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Il nostro Paese deve ora investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali. Per questo abbiamo messo in cantiere progetti concreti nel Pnrr per favorire l’autosufficienza alimentare e una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale. Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve però agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti”.

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