Prosegue il progetto B.I.S.- Buono, Inclusivo, Sostenibile, approvato a dicembre 2020 e che si concluderà nel 2023 (PSR FEASR – GAL E.V.V., bando pubblico 16.9.1, Misura 16 – Sottomisura 9 – Operazione 1 “Progetti di agricoltura sociale” prot. 85).

B.I.S. nasce dalla necessità nel territorio del GAL Escartons e Valli Valdesi di potenziare l’accessibilità ai servizi socio-sanitari e rappresenta un’occasione per individuare nuove strategie di relazioni, di collaborazioni e di integrazioni fra coloro che gestiscono i servizi e gli interventi rivolti ai cittadini, le aziende agricole, di trasformazione e commercializzazione. B.I.S.- Buono, Inclusivo, Sostenibile, in questo modo, valorizza il territorio attraverso la messa in rete degli attori economici e sociali per la promozione del cibo e la generazione di nuovo valore per la comunità cui è rivolto.

Operando su un territorio che comprende le valli alpine del bacino Pinerolese, della Valle di Susa e della Val Sangone, il GAL Escartons e Valli Valdesi supporta il tessuto economico e sociale proprio grazie alla partecipazione ai progetti, attraverso la pubblicazione di bandi e l’erogazione di finanziamenti per le realtà locali. Si occupa inoltre di favorire l’animazione territoriale e la creazione di reti tra le forze attive del territorio.

E proprio di rete si parla in questo progetto, rete che vede coinvolti soggetti pubblici e privati, profit e no-profit, di cui capofila è il Con.I.S.A. Valle di Susa e Val Sangone: Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale a cui tutti i Comuni dell'Alta e Bassa Valle di Susa e Val Cenischia, Val Sangone e Buttigliera Alta hanno affidato la gestione in forma associata dei servizi socio-assistenziali. La rete vede coinvolti anche la cooperativa sociale “Il Sogno di una Cosa”, tre imprese agricole locali che già si occupano di agricoltura Sociale e Coldiretti-Impresa Verde.

Al centro del progetto c’è il cibo, tema che unisce svariati settori e rappresenta uno spazio di dialogo potenzialmente aperto a tutti. In particolar modo il cibo civile, esito dei processi di agricoltura sociale, che oltre ad unire settori diversi ha la potenzialità di generare nuovo valore per le aziende offrendo servizi per la comunità.

Lavorare su questo tema significa considerarne diversi aspetti: quello economico basato su produzione, trasformazione, trasporto, vendita, consumo; quello sociale riferito a mense pubbliche, ristoranti, mercati, agriturismi, aziende agricole; quello ambientale che si occupa di metodi di produzione agricola, stagionalità, cambiamento climatico, scelte di consumo e altro.

Impresa Verde, insieme a Coldiretti, partecipa come coordinatore di alcune azioni.

Per prima cosa si occupa della mappatura e scouting delle aziende agricole potenzialmente coinvolgibili nelle pratiche di agricoltura sociale, azione già in atto e che proseguirà fino al termine delle attività. Poi si occupa dell’organizzazione, con agriturismi e ristoranti del territorio, di eventi aperti al pubblico finalizzati alla valorizzazione degli spazi di incontro e alla promozione del cibo civile. Infine, progetta la costruzione di una vera e propria rete del cibo civile attraverso dei Living Lab.

Il progetto prevede inoltre la creazione di un orto condiviso i cui prodotti vengano distribuiti ai beneficiari e le eccedenze donate agli enti e volontari che ne gestiscano la destinazione. Verranno quindi sperimentati percorsi di formazione rivolti a persone fragili e processi di trasformazione della materia prima proveniente dall’agricoltura sociale.

Quanto più una rete è diversificata, tanto più ampia sarà la sua diffusione, ne è un caso esemplare l’agricoltura sociale. Le aziende agricole che si mettono in rete con le realtà del sociale producono valore aggiunto per tutta la comunità attraverso i servizi che generano e al contempo migliorano la propria reputazione e ampliano la clientela.