4 Febbraio 2022
Cimice Asiatica: le sperimentazioni di Coldiretti Piemonte già attive da oltre 5 anni con strategie studiate ad hoc per contenere problematiche

Fondamentale l’attività di consulenza Coldiretti alle imprese

“Da oltre 5 anni, insieme al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università degli Studi di Torino, insieme allo staff dei professori Alberto Alma e Luciana Tavella, alla regione Piemonte e a Ferrero Hazelnut Company, abbiamo istituito un gruppo di lavoro per allargare e approfondire la ricerca sulle strategie di lotta biologica alla cimice asiatica che ha portato ad ottenere buoni risultati sul contenimento della problematica, soprattutto rilasciando due principali insetti antagonisti della cimice e tra questi, in particolare, i risultati si sono ottenuti con il predatore autoctono Anastatus bifasciatus che è attualmente l'insetto più presente”, spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale in seguito al costante monitoraggio dei tecnici Coldiretti che quotidianamente sono presenti presso le aziende corilicole.

La cimice asiatica, Halyomorpha halys, proveniente dall’estremo oriente ha trovato in Piemonte un ambiente favorevole alla sua diffusione. In questi ultimi anni si sono registrati danni ingenti su molte colture, dal nocciolo alla frutta.

“Sicuramente abbiamo avviato una sperimentazione, precorrendo anche i tempi, che ci ha permesso di contenere il fenomeno grazie ad interventi mirati ed alla costante azione di monitoraggio dei nostri tecnici – sottolineano Moncalvo e Rivarossa -. In questo senso, l’attività di consulenza è fondamentale per studiare le azioni da mettere in campo al momento giusto: dal valutare quando è corretto rilasciare gli insetti antagonisti alla ponderazione delle condizioni climatiche e del terreno. La sinergia sui territori ha reso possibile l’adozione di strategie appropriate, utilizzando i metodi più sostenibili, con una particolare attenzione all’ambiente al fine di salvaguardare la qualità delle produzioni Made in Piemonte. Tutt’ora – concludono - siamo parte attiva del tavolo di monitoraggio e si continuano a studiare metodi di lotta alla cimice sempre più sostenibili”.

 

 

 

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