30 Dicembre 2022
Coldiretti Piemonte – Ue: da nutriscore a fermare il cibo sintetico tante le sfide del 2023

Dagli attacchi alla produzione di carne, salumi e vino alla battaglia sull’etichetta Nutriscore che boccia le eccellenze Made in Italy, dal pericolo dell’arrivo nei piatti di carne o latte in provetta fino alla difesa delle denominazioni più tipiche. Sono queste secondo Coldiretti alcune delle sfide che nel 2023 attendono il cibo ed i vini Made in Italy nell’Unione Europea.

“A conferma delle perplessità che abbiamo più volte rimarcato, è stata rinviata, invece, almeno all’autunno 2023 la presentazione della proposta di regolamento rispetto all’etichettatura Nutriscore, un sistema fuorviante, discriminatorio ed incompleto che – sottolineano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale  – finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. L’equilibrio nutrizionale non va ricercato nel singolo prodotto ma nell’equilibrio tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e per questo non sono accettabili etichette semplicistiche che allarmano o scoraggiano il consumo di uno specifico prodotto. Un approccio che va combattuto perché apre le porte al cibo sintetico, dalla bistecca fatta nel bioreattore al latte senza mucche, che rappresenta una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta. A livello nazionale sono circa 350 mila le firme già raccolte dalla mobilitazione della Coldiretti e oltre 34 mila in Piemonte, per promuovere la legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione in Italia del cibo sintetico per il quale nel 2023 potrebbero essere già presentate le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio in Europa dopo il via libera della Fda negli Stati Uniti”.

Il 2023 si prospetta, dunque, denso di nuove sfide e, dopo aver fermato il tentativo di escludere dai prossimi finanziamenti europei della promozione carne, salumi, vino e birra: “nel nuovo anno è necessario mantenere alta la guardia – proseguono Moncalvo e Rivarossa - perché nel prossimo regolamento non si torni alla demonizzazione di alcuni prodotti che rischia di favorire il passaggio a una dieta unica mondiale, dove il cibo sintetico si candida a sostituire quello naturale. Il giusto impegno della Commissione Europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate”.

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