Nonostante la crisi del settore suinicolo rimanga molto difficile, all’orizzonte appare una timida buona notizia: infatti, con la  prima settimana di ottobre partirà l’accordo commerciale tra le principali catene di distribuzione presenti in Italia e il Consorzio per far arrivare sui banconi la carne certificata “Made in Iitaly”. Un progetto ambizioso che speriamo finalmente possa dare respiro al settore. Partirà contemporaneamente anche una campagna pubblicitaria sulle principali reti nazionali. Si ricorda solo che il Piemonte è la regione che ha creduto di più in questo progetto (è la più grande Dop di tutta l’Unione Europea) in quanto più del 50% degli allevamenti iscritti  sono della nostra regione. Inoltre,  a settembre dovrebbero partire anche alcune misure sottoscritte nel protocollo d’intesa tra cui quella del mercato unico e la programmazione della produzione Dop, due misure nate ed elaborate durante le riunioni con gli allevatori piemontesi e i tecnici Coldiretti.
In questo modo si cercherà di “salvare” dall’estinzione il maiale italiano e di ridare “dignità” al comparto. – sostengono il presidente e direttore della Coldiretti regionale del Piemonte Giorgio Ferrero e Bruno Rivarossa – Ciò che serve è una trasparenza assoluta nella rilevazione dei prezzi all’ingrosso dei suini pesanti e suinetti e quindi in proposito si chiede con insistenza l’istituzione di un mercato unico nel quale i soli dati di valutazione derivino da un osservatorio specifico per il settore. Oltre a ciò diventa fondamentale la valorizzazione e la promozione della salumeria italiana e il “decollo” del progetto del Gran Suino Padano Dop, nonché la programmazione produttiva sui principali circuiti tutelati. Ma serve soprattutto una norma che renda obbligatoria l'indicazione della zona di provenienza della carne maiale e dei prodotti da macelleria”.