29 Marzo 2023
Coldiretti Piemonte: il consiglio dei ministri dice stop al cibo sintetico

Il Consiglio dei Ministri ha sancito lo stop al cibo sintetico in Italia, e con lui il conseguente divieto alla produzione di cibi Frankenstein nel Belpaese. Previste multe tra 10mila e 60mila euro per i trasgressori. Cifra che, nel caso in cui il fatturato di questi ultimi risulti superiore a 60mila euro, può anche arrivare a coprire il 10% dei loro ricavi annui. Lo stop al cibo sintetico deciso dal Governo salva 580 miliardi di euro di valore della filiera agroalimentare nazionale, cibo è diventata la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà legate alla pandemia e alla crisi scatenata dalla guerra in Ucraina. E’ quanto emerge dall’indagine della Coldiretti sui danni provocati dalla diffusione degli alimenti sintetici alla filiera agroalimentare Made in Italy diffusa in occasione del Cibus a Parma.

“Lo schema di disegno di legge del Governo contro il cibo sintetico risponde alle richieste di mezzo milione di italiani che hanno firmato la petizione promossa da Coldiretti per salvare il Made in Italy a tavola dall’attacco delle multinazionali – spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -.  Ringraziamo il Governo per aver accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell'intera filiera del cibo Made in Italy, nonché la stessa democrazia economica. In Piemonte abbiamo già raccolto circa 50 mila firme contro le bugie sul cibo in provetta che confermano una precisa strategia delle multinazionali che, con abili operazioni di marketing, vogliono modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. La verità è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali”.

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