30 Maggio 2008
E’ sempre allarme maltempo.

In Piemonte è sempre allarme maltempo e, per oggi, sono previste nuove ondate di  precipitazioni.
Le colture sono in ginocchio e la conta dei danni è già iniziata: le zone più colpite sono la provincia di Cuneo, di Torino e parte dell’Alessandrino e dell’Astigiano dove la troppa acqua accumulata nei terreni non rende possibile effettuare i trattamenti necessari in questo periodo dell’anno.
Proprio nel Cuneese si è verificata la situazione più critica, in Valle Maira, nella parte alta della valle e lungo il percorso dove il fiume Maira è esondato si registrano gravi danni a frutteti e pascoli.
Danni rilevanti anche dove il Po è uscito dal proprio letto tra Martignana, Revello e Faule dove, in quest’ultima zona, gli uomini della protezione civile sono al lavoro per continuare a monitorare la situazione e decidere se far sgombrare un allevamento bovino di ingenti dimensioni.
Unica nota positiva, va segnalato che, dopo la disastrosa alluvione del 1994, i fiumi Stura, Tanaro e Pesio sono riusciti a contenere la piena nonostante la pioggia intensa.
Nel Torinese la situazione più critica rimane nelle vallate, dove si registra il maggior numero di stalle allagate, sugli alpeggi dove si assiste a continui smottamenti e, anche se al momento le vasche di laminazione stanno contenendo l’acqua, la conta reale dei danni sarà possibile effettuarla soltanto tra qualche giorno, passata l’emergenza.
In Val di Susa, si registrano problemi rilevanti a partire da Bussoleno area già colpita nel 2000: la Dora Riparia esodando ha provocato danni a diversi allevamenti ed ad un agriturismo, sui terreni inondati si stanno depositando sabbia ed altri materiali. Nel Pinerolese, a Bricherasio, il Pellice è esondato negli stessi luoghi del 2000 danneggiando gli argine costruiti apposta e si registrano danni alle strutture irrigue. Nel Canavese esondazioni violente fanno prevedere erosione del terreno agricolo. In Val di Lanzo molte le frane e le esondazioni.
Nell’Alessandrino i problemi riguardano soprattutto l’orticoltura che sta subendo una vera e propria “asfissia”: pomodori e patate sono tra le colture che hanno subito i problemi maggiori. Stesso discorso anche per il pisello proteico che, viste le condizioni atmosferiche così avverse proprio nel periodo della fioritura che non favorisce la legagione potrebbe portare a produzioni ridotte. Per la frutta si registrano danni ingenti alle fragole e si teme per albicocche, ciliege, susine, nespole e pesche che a breve avranno terminato la fase di maturazione.
Nell’Astigiano è stato chiesto l’intervento dell’assessore dell’agricoltura regionale Mino Taricco affinchè autorizzi i trattamenti speciali con gli elicotteri: infatti, il terreno inzuppato dalla pioggia ha reso praticamente impossibile entrare nei vigneti e praticare i trattamenti necessari, l’unica soluzione rimane effettuare i trattamenti anticrittogamici con i mezzi aerei.
Resta il fatto che, in caso di pioggia insistente, anche il trattamento aereo risulterebbe vano, dovrebbe essere ripetuto e porterebbe portando soltanto ulteriore danno economico alle aziende.
Inoltre, non bisogna sottovalutare i danni indiretti: infatti, proprio a causa del perdurare del maltempo è impossibile procedere nelle semine procurando alle aziende perdite incalcolabili.
“Temporali, esondazioni, allagamenti. Il Piemonte è in crisi per il maltempo e l’agricoltura pagherà un conto salato rischiando di compromettere in modo irreparabile l'equilibrio economico di numerose realtà agricole del nostro territorio.- affermano il presidente e il direttore della Coldiretti regionale del Piemonte Giorgio Ferrero e Bruno Rivarossa - Ora non resta che sperare nella clemenza del tempo per far cessare l’allarme e permettere a tutti i coltivatori di guardare la futuro con rinnovato ottimismo”.

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