12 Ottobre 2023
Coldiretti Piemonte – castagne: buona qualità ma attenzione ai prezzi riconosciuti ai produttori

L’autunno richiama alla mente le castagne anche se quest’anno, con il caldo ancora di ottobre, la stagione autunnale sta tardando ad arrivare. Sono sconvolti, infatti, i cicli naturali con la raccolta delle castagne che è, in alcune zone soprattutto, in ritardo.  E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti nell’evidenziare gli effetti del clima anomalo sulla coltivazioni.

In Piemonte si prevede una media pezzatura ed una buona qualità, in alcune aree dove la siccità ha influito maggiormente si registrano pezzature minori, ma non è compromessa la qualità. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Piemonte sulla raccolta delle castagne, già protagoniste di vari eventi e sagre su tutto il territorio, a partire dalla 24esima Fiera nazionale del Marrone che si svolgerà a Cuneo, dal 13 al 15 ottobre. In Piemonte sono 12.000 gli ettari di castagneto da frutto coltivati, la produzione è di 140 mila quintali per un fatturato che sfiora i 20 milioni di euro. Un ritorno atteso dopo che in alcune zone era stata rischiata addirittura l'estinzione per la presenza del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi lungo tutta la Penisola provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni.

“Ci auguriamo che il mercato non tradisca le aspettative e riconosca per l’intera campagna produttiva il giusto valore alle storiche produzioni locali per garantire un’equa remunerazione alle aziende castanicole dopo un’annata nera come quella 2022 che ha visto i produttori percepire compensi così bassi da non coprire neppure i costi di produzione. Il Piemonte, oltretutto, vanta due Igp: la castagna Cuneo ed il marrone della Val Susa che vanno sicuramente valorizzate dal mondo commerciale con azioni promozionali mirate affinché l’Igp non resti una semplice dicitura, ma diventi uno strumento di crescita economica a beneficio dei produttori e del territorio”, evidenzia Enrico Nada, vicepresidente di Coldiretti Piemonte con delega territoriale alla frutticoltura.

“Ai consumatori consigliamo sempre di far attenzione nel momento dell’acquisto poiché il rischio può essere quello di portare a tavola castagne straniere, provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e Grecia, considerato che le importazioni nel 2022 sono risultate pari a quasi 20 milioni di chili di castagne, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. A fronte di questa situazione, il consiglio è quello di acquistare le castagne e i trasformati presso i punti vendita ed i mercati di Campagna Amica, diffusi in modo capillare su tutto il nostro territorio”, concludono Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale.

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