2 Maggio 2008
Allarme zanzare: varato il nuovo piano per la campagna 2008.

Allarme zanzare: varato il nuovo piano per la campagna 2008. Prima di tutto, la collaborazione con il mondo agricolo.
 
Regionale. Parte in questi giorni in Piemonte la campagna 2008 di lotta alle zanzare, dopo il successo della campagna condotta l’anno scorso, per iniziativa della Regione, per la prima volta con il coordinamento operativo dell’Ipla, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente.
La Regione Piemonte ha adottato un approccio innovativo e integrato per contrastare il fenomeno, varando un Piano triennale 2007- 2009, per cui stanzia ogni anno 7 milioni di euro, cui vanno aggiunti 500 mila euro messi a disposizione dalle Province di Alessandria, Asti, Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola, che hanno aderito all’accordo di programma per il coordinamento e l’attuazione del piano pluriennale. Nella campagna 2007 i risultati sono stati soddisfacenti: l’efficacia media di mortalità larvale rilevata in campo a seguito dei trattamenti è risultata sempre superiore al 90%.  ll Piano 2008 comprende due tipi di azioni: i trattamenti in area risicola, organizzati in un unico progetto su scala regionale e realizzati dall’Ipla, e quelli in aree urbane ed extraurbane. Uno degli elementi più innovativi del piano di lotta è la collaborazione diretta del mondo agricolo, per quanto riguarda gli interventi in area risicola. L’impostazione seguita, e dimostratasi efficace, prevede soprattutto una vasta azione preventiva, che colpisca all’origine la proliferazione delle larve, agendo sulle pratiche colturali, sui metodi di irrigazione e sull’uso delle risorse idriche, pratiche per le quali è indispensabile la collaborazione dei risicoltori, che sin dall’anno scorso hanno risposto con grande disponibilità.
Operativamente, l’azione di lotta  prevede da parte dei risicoltori la diffusione di prodotti larvicidi in fase di diserbo, semina e concimazione (Diflubenzuron), e la distribuzione di larvicidi biologici attraverso gli elicotteri (Bti, Bacillus thuringiensis israelensis). Vengono realizzate, inoltre, azioni mirate ad orientare gli agricoltori all’adozione di particolari tecniche colturali, attraverso la gestione attenta degli allagamenti e delle “asciutte”  in risaia.
“Come mondo agricolo abbiamo sempre cercato, assieme agli enti locali, di trovare una risposta il più tempestiva possibile al problema delle zanzare: qualche significativo risultato sta arrivando e ciò è particolarmente importante. – afferma il direttore regionale della Coldiretti Piemonte Bruno Rivarossa -  Ciò è sintomatico di una volontà di ricercare insieme una soluzione al problema, senza scaricare sul mondo agricolo tutte le responsabilità. Da questa collaborazione potrà derivare un territorio più godibile per tutti, risicoltori in primis.”

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