3 Settembre 2015
ANCHE COLDIRETTI PIEMONTE AL BRENNERO PER DIRE NO AL FALSO MADE IN ITALY

L’obiettivo è quello di fermare alla frontiera i prodotti spacciati come Made in Italy che sempre più ledono il patrimonio enogastronomico italiano, oltre ad ingannare i consumatori.
Coldiretti lunedì 7 settembre dalle 9,30 presidierà il valico del Brennero con migliaia di agricoltori provenienti dalle diverse regioni per denunciare gli effetti dei ritardi e delle omissioni dell’Unione Europea che favoriscono le speculazioni, provocano l’abbandono delle campagne con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente.  
Coldiretti Piemonte non farà mancare la sua presenza con gli agricoltori delle varie province, guidati dal presidente e dal direttore regionale Delia Revelli ed Antonio De Concilio.
Autobotti, camion frigo, container saranno verificati senza tregua per smascherare il "finto Made in Italy", dai prosciutti ai pomodori, ma anche il commercio di surrogati e sottoprodotti che abbassano la qualità, come le polveri di latte e le cagliate utilizzate, al posto del vero latte, per produrre i formaggi.  
“Continuiamo la nostra battaglia a difesa del Made in Italy: non è ammissibile che l’Europa chiuda le frontiere ai profughi e le apra ai traffici alimentari che danneggiano pesantemente i nostri agricoltori ed i consumatori. Queste contraffazioni ed usurpazioni, unitamente ai tentativi di inganno come l’utilizzo della polvere di latte per la produzione dei nostri formaggi, mettono seriamente a rischio il settore agricolo”, afferma Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte.
“Continua anche in Piemonte la criticità dei prezzi nel comparto zootecnico: dal prezzo del latte alla stalla a quello dei suini, ai bovini, la situazione è pesante e gli allevatori non riescono a recuperare dagli attuali prezzi di mercato i costi di produzione. Il lattiero caseario ha un’importanza strategica per l’economia e l’occupazione del territorio: conta, infatti, 1900 aziende, oltre 8 mila addetti, vale 390 milioni di produzione lorda vendibile e ha a disposizione circa 8 milioni di quintali di produzioni. Al Brennero, dunque, ci batteremo ancora una volta contro l’imitazione dei prodotti italiani all’estero,  piaga notevole, come dimostrano i dati dell’ italian sounding che vale 60 miliardi”, sottolinea Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte.

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