Ridurre il più possibile i numerosi adempimenti burocratici è la richiesta principale degli agricoltori che, sempre più, si vedono costretti ad assumere personale per far fronte all’aumento degli impegni amministrativi. Questa pratica si ripercuote negativamente sull’incremento dei costi dei prodotti che non viene poi compreso dal consumatore finale.
La compilazione dei registri, la richiesta delle autorizzazioni ambientali e di quelle sanitarie, oltre ad altre numerose pratiche incidono, per il settore vitivinicolo, 100 giornate all’anno, pari ad oltre il 20% del tempo di lavoro dell’impresa, e per quello cerealicolo, ortofrutticolo e zootecnico 70 giorni lavorativi. Economicamente, la ripercussione è dell’oltre il 40% del valore del prodotto agricolo.
Per questo Coldiretti Piemonte valuta positivamente la firma da parte del Ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina del decreto sul registro unico dei controlli.
Coldiretti Piemonte nei mesi scorsi aveva già sollevato la questione al presidente della Giunta Regionale Sergio Chiamparino, proponendo la sua ricetta per la semplificazione burocratica. Il provvedimento si rende necessario se si considera che, per le sole pratiche relative al Programma di Sviluppo Rurale, le imprese agricole del Piemonte potrebbero realizzare un risparmio fra i 13 ed i 18 milioni di euro all’anno.
Quello di oggi rappresenta, quindi, un passo avanti verso la semplificazione e l’efficienza burocratica che dà fiducia alle battaglie portate avanti da Coldiretti e che permette di evitare duplicazioni e sovrapposizioni nei procedimenti di controllo, consentendo così agli imprenditori di avere maggior tempo a disposizione per occuparsi dell’attività agricola.
17 Luglio 2015
BENE SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA: TARA PER LE NOSTRE AZIENDE PIEMONTESI