In 60 comuni del sud Piemonte è in pieno svolgimento la vendemmia del Brachetto. Le uve, provenienti da 1.200 ettari di vigneto, sono di ottima qualità.
Dopo anni di restrizioni, finalmente, quest’anno, l’accordo interprofessionale (siglato l’11 agosto scorso con la mediazione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto) garantisce segnali di ripresa. La resa produttiva fissata per il Brachetto d’Acqui Docg tipologia spumante, pur rimanendo invariata rispetto alla precedente vendemmia (45 quintali per ettaro), potrà usufruire fino a ulteriori 5 quintali ad ettaro contando nella crescita delle vendite. Analogo provvedimento per il “tappo raso Docg” la cui resa produttiva potrà raggiungere i 58 Q.li/Ha. La tipologia Piemonte ha visto ritoccata la resa da 53 a 55 quintali per ettaro.
I prezzi delle uve Docg e Doc sono rimasti invariati (rispettivamente a 1,4458 e 1,2838 € al chilogrammo).
“Ma la grande novità dell’Accordo di quest’anno, dicono Paolo Rovellotti e Bruno Rivarossa rispettivamente presidente e direttore di Coldiretti Piemonte, è la fissazione del prezzo delle uve Brachetto destinate alla produzione di vino aromatico a 33,5 centesimi al Kg.”
“Questo è un segnale di rinnovamento e di trasparenza – sottolinea Maurizio Soave, componente della giunta esecutiva di Coldiretti Piemonte e delegato dal presidente Paolo Rovellotti per il settore vitivinicolo – in quanto, per la prima volta, si va a regolamentare il prezzo del prodotto fuori denominazione. Inoltre, con l’Accordo 2011 i viticoltori potranno ricavare almeno 400 euro in più da ogni ettaro di vigneto. Un segnale importante che permetterà di guardare al futuro con più serenità”.
Con l’accordo 2011, vi è anche la prospettiva di un ulteriore aumento dei ricavi per i viticoltori,qualora le condizioni di mercato fossero favorevoli.
1 Settembre 2011
BRACHETTO: ACCORDO SUL PREZZO E VENDEMMIA ALL’INSEGNA DELLA QUALITA’