25 Novembre 2019
COLDIRETTI PIEMONTE – MALTEMPO: UN FINE SETTIMANA DISASTROSO

Terreni allagati, serre e vigneti distrutti, coltivazioni di cereali perdute, frane e smottamenti: serve prevenzione

Iniziano a diminuire le precipitazioni nella parte nord-orientale del Piemonte, mentre permangono ad occidente. Certo, restano i disagi per i danni provocati del maltempo in questi giorni. Oltre 130 le strade secondarie chiuse, 653 gli evacuati, di cui 234 nell’alessandrino e 258 nel cuneese. Il Po si mantiene stazionario, con livelli al di sopra della soglia di pericolo a Moncalieri e a Torino, nella zona dei Murazzi, e al di sopra della soglia di guardia nelle restanti sezioni. Anche il Tanaro si mantiene stazionario ad Asti e Alessandria, al di sopra della soglia di guardia e in generale diminuzione nelle restanti sezioni. La Bormida, in diminuzione, presenta ancora livelli superiori alla soglia di guardia. Nel cuneese si mantengono al di sopra del livello di guardia il Varaita, l’Ellero e il Ghiandone. Nell’astigiano è in lieve crescita il Belbo. I laghi d’Orta e Maggiore sono stazionari, al di sopra del livello di guardia.

L’ondata di maltempo fa salire il conto dei danni all’agricoltura che per effetto dei cambiamenti climatici per gli eventi estremi ha perso piu’ di 14 miliardi di euro nel corso di un decennio, tra produzione agricola nazionale, strutture e infrastrutture rurali. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia la devastazione provocata dalle acque nelle campagne, dal Piemonte alla Liguria, dalla Calabria alla Campania.
Terreni allagati, serre e vigneti distrutti, coltivazioni di cereali perdute, ma anche frane e aziende isolate per strade interrotte e mancanza di luce: questa la situazione piemontese dove il maltempo ha colpito soprattutto la provincia di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino. “Un fine settimana disastroso, dopo già settimane di pioggia continua che sta provocando lo sgretolamento delle strade e delle infrastrutture – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Nei terreni la pioggia sta compromettendo le tradizionali semine autunnali come quelle del grano. Nelle province più colpite, infatti, i nostri tecnici sono all’opera per la conta dei danni, per supportare le imprese e per aiutare coloro che si trovano in zone isolate, oltre a collaborare con la Protezione Civile. Ribadiamo che, per evitare di dover costantemente rincorrere l’emergenza, servono interventi strutturali che vanno dalla realizzazione di piccole opere di contrasto al rischio idrogeologico, dalla sistemazione e pulizia straordinaria degli argini dei fiumi ai progetti di ingegneria naturalistica fino a un vero e proprio piano infrastrutturale per la creazione di invasi, con la regia dei Consorzi di bonifica, che raccolgano tutta l’acqua piovana che va perduta e la distribuiscano quando è necessario. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche nei nostri territori tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.

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