13 Marzo 2008
Coldiretti: iniziati i confronti politici.

Ha avuto oggi ieri la serie di incontri con i candidati premier dei principali schieramenti politici organizzati da Coldiretti. Il presidente della Coldiretti Sergio Marini ha illustrato, in collegamento tramite videoconferenza da Roma con la sede della Coldiretti Regionale, i contenuti del documento per la prossima legislatura, elaborato dalla più grande organizzazione agricola italiana ed europea, sul quale è stato invitato ad intervenire il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni.
Questo sarà solo il primo di una serie di appuntamenti, infatti, durante la campagna elettorale la Coldiretti regionale incontrerà tutti i principali rappresentati leader degli schieramenti elettorali per approfondire il confronto sul documento di proposte elaborato dalla giunta nazionale per “Il rilancio dell’Italia”. E’ evidente che verranno analizzate, in dettaglio, le proposte ma deve essere altrettanto chiaro che è importante non è solo quello che si scrive e si dice, ma soprattutto quello che si riuscirà a fare che dipende dalla credibilità che ciascun schieramento saprà mettere in campo.
Coldiretti ha individuato due filoni prioritari di intervento: da una parte occorre rafforzare le imprese agricole nella loro capacità di produrre, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, dall’altra bisogna impegnarsi nella difesa a tutto campo del prodotto italiano, della sua identità e della sua sicurezza.
“Nella forbice dei prezzi tra produzione agricola e consumo c’è spazio per garantire una adeguata remunerazione agli agricoltori e acquisti convenienti per le famiglie ma - ha precisato il presidente Nazionale Coldiretti Sergio Marini - occorre ridurre le intermediazioni e i troppi passaggi dei prodotti agro-alimentari dal campo alla tavola, supportando forme di aggregazione, partecipazione e internazionalizzazione dell’impresa agricola nelle fasi di trasformazione e distribuzione dei prodotti alimentari.”
La dinamica dei mercati internazionali con il grano che continua a battere nuovi record come l’oro e il petrolio conferma che la riduzione della disponibilità alimentare con l'aumento dei prezzi è, insieme alla crisi del petrolio, alla recessione Usa e alla globalizzazione dei rischi, tra le minacce per l'economia mondiale da qui a dieci anni.
“Si tratta di uno scenario che prefigura un cambiamento delle gerarchie all'interno dell'economia e un ruolo nuovo e centrale da svolgere per l'agricoltura nei prossimi anni sia nella fornitura di beni alimentari che come opportunità per lo sviluppo di alternative energetiche - ha ribadito il direttore della Coldiretti Regionale del Piemonte Bruno Rivarossa - nel sottolineare che questo deve significare una nuova attenzione per sostenere la crescita del settore a livello nazionale e comunitario.”
Presenti, in una sala conferenze della Coldiretti Regionale del Piemonte particolarmente gremita, due esponenti politici regionali del Partito Democratico, Pietro Marcenaro (candidato al Senato) e Massimo Fiorio (candidato alla Camera).
Gli schieramenti politici rendono ufficiali i propri programmi. Tutti sintetici e condensati in poche pagine che dedicano però una attenzione specifica all’agricoltura, unico settore produttivo citato esplicitamente. Negli impegni per il settore che i principali schieramenti hanno divulgato fino ad ora è facile riconoscere molte delle indicazioni contenute nelle proposte per il rilancio dell’Italia che la Giunta nazionale della Coldiretti ha elaborato per il confronto in vista della competizione elettorale del prossimo 13-14 aprile. La difesa dell’obbligo di indicare l’origine degli alimenti in etichetta è ad esempio un obiettivo previsto sia nel programma del Partito del Popolo delle Libertà che in quello del partito Democratico che in quello della Sinistra Arcobaleno. Allo stesso modo la promozione di Farmers Market o dei mercati gestiti direttamente dagli agricoltori è una esigenza condivisa da molti schieramenti come la necessità di valorizzare il legame territoriale delle produzioni.

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