Nasce un progetto targato Coldiretti-Life per valorizzare una produzione locale e dare alla frutta a guscio piemontese un nuovo prodotto
La mandorlicoltura si fa spazio in Piemonte grazie ad un progetto portato avanti da Coldiretti Piemonte e Life: l’esperienza si sta concretizzando, al momento, nelle province di Cuneo e Torino, in particolare, dove la coltivazione del mandorlo pare possa rappresentare una valida alternativa rispetto ad altre colture frutticole più tradizionali per il territorio.
“L'obiettivo è quello di valorizzare una produzione locale e dare alla frutta a guscio piemontese un nuovo prodotto –spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. A rendere possibile tutto ciò sono, sicuramente, i cambiamenti climatici in atto ed il fatto che la situazione fitosanitaria ed economica di alcune specie frutticole e cerealicole nella nostra Regione ha portato molte aziende ad estirpare impianti o a convertire parti di essi. Sicuramente il mercato della frutta a guscio rappresenta una opportunità per molte tipologie di aziende, ma deve essere accuratamente gestita e seguita per evitare speculazioni ed errori. L’importanza di creare una filiera è fondamentale sia per garantire una giusta remunerazione a tutti gli attori della filiera stessa, con la massima tutela per le produzioni, l’ambiente ed il consumatore finale, sia per poter controllare tutte la varie fasi e passaggi della lavorazione ed arrivare a produrre quanto effettivamente il mercato richiede. Siamo all’inizio del progetto, ma le prime prove ci aiuteranno ad impostare in maniera corretta e più sicura le coltivazioni in futuro e ad incrementare le aree dedicate a questa coltivazione”.
