10 Gennaio 2024
Coldiretti Piemonte -alimentare: si alla doggy bag anti spreco da 1 italiano su 2

Con i cuochi di contadini di Campagna Amica tante le ricette anti spreco made in Piemonte

Quasi un italiano su 2 (49%) è pronto a chiedere la doggy bag al ristorante per recuperare il cibo non consumato ed evitare così che venga buttato. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Censis diffusa in riferimento alle proposte parlamentari per evitare lo spreco alimentare portando a casa gli avanzi del ristorante.

Per molti anni malvista, la pratica di chiedere gli avanzi al ristorante è tornata d’attualità, spinta dalla nuova sensibilità green verso il contenimento degli sprechi a tavola ed anche dalle esigenze di risparmio. Non a caso i più aperti verso questo fenomeno sono i giovani, dove la percentuale di favorevoli alla doggy bag sale addirittura al 58%.

Contro lo spreco di cibo, in Piemonte, i cuochi contadini propongono diversi piatti con ricette anti spreco. Dai rabaton, tipici alessandrini, al cavolfiore in pastella, fino alle crocchette di riso e alla giardiniera di verdure, tradizionale antipasto piemontese.

“Le strategie antispreco si applicano ormai a tutti i versanti – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – a partire dall’ufficio dove oltre un italiano su due (54%) che lavora si porta il pranzo con quanto avanzato la sera precedente. La difesa delle tasche passa anche da una maggiore attenzione alle cose da mettere nel carrello ecco che, secondo Coldiretti/Censis, il 77% degli italiani prepara regolarmente una lista della spesa con relativa programmazione di cosa comperare. E con acquisti più responsabili cresce anche il fenomeno dei farmers market: il 54% dei cittadini compra nei mercati dei contadini con l’obiettivo di sostenere le realtà locali, ridurre l’impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantirsi prodotti più freschi che durano di più. Questo trend sostiene sicuramente l’impegno di Coldiretti che ha realizzato e continua a farlo la più estesa rete di vendita diretta nel mondo alla quale il Piemonte contribuisce con circa 800 aziende agricole che fanno vendita diretta, 300 agriturismi, 250 fattorie didattiche, 600 pratiche di agricoltura sociale, quasi un centinaio di mercati, 3 mercati coperti, 30 cuochi contadini, 25 maestri dell’ospitalità contadina e oltre 40 sigilli”.

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