12 Novembre 2019
COLDIRETTI PIEMONTE -ANNATA AGRARIA: SEGNO + PER QUALITA’ MA INFLUENZATA DAL MALTEMPO

Con l’11 novembre, la cosiddetta “estate di San Martino”, si chiude tradizionalmente l’annata agraria ed è tempo di bilanci.

Inevitabilmente il 2019 è stato caratterizzato e condizionato notevolmente dall’andamento climatico, in particolare, durante la primavera, caratterizzata da temperature elevate e dal ritorno del freddo, che ha gravato soprattutto sulla produzione di miele e nocciole, praticamente dimezzata rispetto allo scorso anno, ma di buona qualità. Annata positiva per i cereali, anche se le quotazioni di mercato sono ancora insoddisfacenti, e buoni i livelli di produzione del riso. La frutta estiva ha sicuramente risentito del maltempo, ma soprattutto delle storture della filiera, come Coldiretti Piemonte ha fatto presente con l’evento “Frutta e legalità –Operazione verità” dello scorso mese di giugno, mentre per il comparto vitivinicolo, per quanto abbia avuto una piccola diminuzione produttiva legata sempre alla questione climatica, la qualità si attesta su livelli ottimi. Per quanto riguarda la carne, in netta ripresa, nella parte finale dell’anno, il mercato dei maiali e del pollame, stabile quello della carne bovina ed in calo la razza Piemontese che, però, grazie alla piena operatività della certificazione Igp potrà avere un nuovo strumento per essere valorizzata.  Per il lattiero-caseario, le quotazioni del latte vaccino alla stalla hanno registrato una risalita e si sono poi mantenute stabili nell’arco dell’anno, in crescita le esportazioni, soprattutto del Gorgonzola, sul quale ora, però, gravano i dazi imposti dagli Stati Uniti. Segno + per le castagne rispetto alla pezzatura e alla qualità, anche se la produzione segna un -10/15%. Le condizioni climatiche hanno pesato anche sul comparto florovivaistico, in particolare la pioggia abbondante ha creato problematiche sia nella gestione sia nella vendita di alcune tipologie di piante e fiori.

“Una situazione produttiva, quindi, con alti e bassi proprio a causa del clima le cui manifestazioni sono sempre più violente: forti grandinate, nubifragi, trombe d’aria anche fuori stagione – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa -. Il maltempo insieme ai parassiti alieni hanno causato alle colture, in Piemonte, danni fino a 200 milioni di euro.  Lo sconvolgimento dei normali cicli stagionali, infatti, impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia che ha effetti sulle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio, ma anche per i consumatori che devono saper scegliere cosa mettere nel carrello della spesa. In generale, la diminuzione produttiva non ha inciso sulla qualità che è di alto livello e che fa sì che il Made in Piemonte sia molto richiesto all’estero. Ad esempio, nonostante gli scenari globali, i dazi e la Brexit, il vino piemontese ha raggiunto buoni risultati per quanto riguarda l’export: la Gran Bretagna assorbe circa il 20% della produzione, ma anche dalla Cina e dal Giappone stanno arrivando dei forti segnali. Per il comparto florovivaistico, ribadiamo l’importanza che venga rinnovato anche quest’anno il bonus verde, una misura utile ad implementare l’attività delle nostre imprese, a qualificare le aree urbane ma anche a ridurre l’impatto degli inquinanti nelle città che è quindi strategica per sostenere il Green New Deal del Governo. Per quanto riguarda la carne di razza Piemontese, ricordiamo come il raggiungimento dell’Igp sia stato fortemente voluto da Coldiretti, quale strumento economico per valorizzare e sostenere la prima razza da carne italiana. In generale, il calo produttivo può far sì che arrivino prodotti di importazione, ma spacciati per Made in Italy – concludono Moncalvo e Rivarossa -  per questo consigliamo ai consumatori di fare attenzione alle etichette e di acquistare direttamente dai produttori presso la rete di Campagna Amica al fine di portare in tavola qualità, freschezza e genuinità, preservando la sicurezza alimentare”.

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