La Camera ha approvato, in prima lettura, il disegno di legge sul contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato che passa ora all’esame del Senato.
Da tempo nel nostro Paese è in atto una presa di coscienza sulla necessità di opporsi ad un eccessivo consumo del territorio o, almeno, della parte di esso che è rimasto ancora indenne alla cementificazione. Recentemente l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ispra, ha pubblicato la prima cartografia nazionale del consumo di suolo nel nostro Paese. In uno scenario così sconfortante sarebbe naturale aspettarsi che tutti gli enti preposti, comprese le amministrazioni comunali, partendo proprio dai piani regolatori, si attivino nella protezione del territorio con il sostegno di tutte le Istituzioni.
Auspichiamo che l’iter intrapreso dalla Camera sul disegno di legge, che dovrà ora avere l’approvazione del Senato, generi reazioni virtuose nelle varie sedi preposte. In tal modo, probabilmente, si potrà evitare che amministratori del territorio e sindaci non debbano in futuro finire sotto processo, come è accaduto nella nostra Regione, in particolare nella provincia di Torino, per aver, con un atto di coerenza e coraggio, trasformato un terreno edificabile, già in precedenza agricolo, nuovamente in agricolo evitando rischi idrogeologici per l’area in questione.
Ci auguriamo, pertanto, che le future leggi in materia possano prevedere misure di incentivazione per i comuni e per i privati che realizzeranno il recupero di suoli agricoli proprio per prevenire il dissesto idrogeologico ed il degrado dei paesaggi rurali. Un cambio di passo a supporto dell’ambiente e del territorio nell’interesse di chi vive e opera nelle aree rurali, di tutti i cittadini e di quegli amministratori disponibili a perseguire con tenacia i fini ambientali.