21 Giugno 2021
Coldiretti Piemonte – clima: in Piemonte benvenuto all’estate con il maltempo

Danni a strutture, vigneti, mais, orticole per forte vento, bombe d’acqua e temporali

In Piemonte il benvenuto all’estate è all’insegna del maltempo con forte vento, temporali, bombe d’acqua che hanno coricato il mais, divelto le coperture delle serre, scoperchiato i capannoni e danneggiato i vigneti. Maggiormente colpite le zone del nord astigiano, tra Moncalvo, Penango, Tonco e dell’alessandrino, soprattutto Casale e la Val Cerrina. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte da una prima ricognizione dei danni.

Arriva l’estate in una Italia sempre più segnata da un clima tropicale che ha provocato dall’inizio dell’anno piu’ di una bufera al giorno. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD) divulgati in occasione del solstizio d’estate delle ore 5,31 del 21 giugno con l'allerta della protezione civile per il maltempo al nord. Un passaggio in un 2021 in cui nella Penisola si sono contati fino ad ora ben 195 eventi estremi e si conferma la tendenza al surriscaldamento con una temperatura di 0,21 gradi superiore alla media nei primi cinque mesi dell’anno secondo Isac Cnr.

“Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo – evidenziano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Oltre alle strutture, si contano i danni alle colture proprio quando siamo all’avvio della trebbiatura ed è nel vivo la stagione orticola, oltre ai vigneti in piena fioritura. L’ effetto dei cambiamenti climatici con l’alternarsi di siccità e alluvioni non impatta solo sul turismo ma ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne. L’agricoltura – concludono – è infatti l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli”

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