6 Luglio 2018
COLDIRETTI PIEMONTE: CON LA “SPESA SOSPESA” CIBO FRESCO, GENUINO E DI QUALITA’ SULLE TAVOLE DI CHI E’ IN DIFFICOLTA’

La punta dell'iceberg della situazione di disagio in Italia i 2,7 milioni di individui che nel 2017 sono stati addirittura costretti a chiedere aiuto per il cibo d mangiare, oltre la metà dei 5 milioni che si trovano in povertà assoluta. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sulla povertà in Italia.
In Piemonte, nello specifico a Torino e provincia, lo scenario si rispecchia. I dati di Caritas Italiana, sulla base del rapporto nazionale sulle povertà del 2017, parlano chiaro: in 64 centri di ascolto sono stati incontrati oltre 5 mila nuclei familiari e di questi il 71% ha manifestato bisogni economici ed il 36% ha ricevuto dei centri Caritas aiuti di tipo materiale nella forma di beni e servizi quali alimenti e prodotti per i neonati, accesso a bagni e docce, mensa, mobilio ed attrezzature per la casa e il vestiario. Infine, il 53% ha ricevuto sussidi economici pe il pagamento di affitto e utenze. Nella sola città di Torino aono attive 13 mense e nel primo semestre del 2018 i pasti erogati risultano oltre 40 mila.
"A tal proposito, in occasione del Villaggio Coldiretti a Torino, nello scorso mese di giugno, è stata inaugurata l'iniziativa della Spesa Sospesa - spiegano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato Confederale -. Oltre una tonnellata di cibo a Km zero, dalle nocciole IGP del Piemonte al riso delle campagna di Vercelli e Novara, dalle olive taggiasche all'olio extravergine di oliva, dal pesto ligure alla fontina valdostana fino alla pasta di grano 100% italiano assieme a frutta e verdura, è stata raccolta grazie alla generosità degli agricoltori di Campagna Amica, dei cittadini torinesi e dei turisti per arrivare nelle case delle famiglie in gravi difficoltà economiche".
I visitatori dei banchi del maximercato targato Campagna Amica hanno avuto la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi.
La spesa raccolta è stata poi consegnata alla Caritas che si è occupata della distribuzione alle famiglie in difficoltà con il Comitato S-Nodi e il progetto d'innovazione sociale FaBene.
"Il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza non resti limitata a questa occasione, ma diventi un appuntamento per far sì che sulle tavole di chi è in difficolta possa arrivare comunque del cibo fresco, genuino e di qualità - proseguono Galliati e Rivarossa - .
Iniziative come questa non servono solo dare risposte economiche e pratiche a drammatiche situazioni i disagio ma anche a risvegliare nei cittadini quella sensibilità utile ad affrontare sfide importanti come quella delle disuguaglianze".

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