Collaborazione con Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta
“Vista la situazione arrivata alla saturazione con i cinghiali e la fauna selvatica in continua crescita, si è deciso di costituire, con la disponibilità dell’Istituto Zooprofilattico e la nostra Organizzazione, un tavolo tecnico permanente per affrontare le problematiche relative agli aspetti sanitari che il proliferare, appunto, dei selvatici genera sul tessuto produttivo, a livello sociale ed ambientale”. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte che ha incontrato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta con il direttore generale, Angelo Ferrari, accompagnato dal dottor Alessandro Dondo, per analizzare e condividere le criticità sanitarie legate alla fauna selvatica.
“Una così elevata presenza di cinghiali sui territori è un pericolo anche per il rischio di introduzione del virus della Peste suina Africana oltre che per l’intero ecosistema naturale – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -. Nei prossimi giorni incontreremo nuovamente l’Istituto Zooprofilattico, data la grande disponibilità dimostrata, nella convinzione che non ci sia più tempo da perdere e che bisogna affrontare la problematica con la collaborazione di tutte le Istituzioni e con gli organi preposti ai controlli senza dimenticare la necessità di implementare questi ultimi anche sulla carne macellata”.