4 Gennaio 2024
Coldiretti Piemonte – consumi: boom per l’export made in Italy sulle tavole delle feste del mondo

Pesa Italian sounding che vale 120 miliardi di euro, penalizzato anche Made in Piemonte

È record storico per l’export Made in Italy alimentare sulle tavole delle festività di tutto il mondo, spinto da vini, spumanti, grappa e liquori, panettoni, formaggi, salumi, che solo per il periodo di Natale 2023 e Capodanno 2024 raggiunge complessivamente i 5,3 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto allo scorso anno. È quanto emerge dal bilancio Coldiretti sulla base della proiezione su dati ISTAT del commercio estero relativa al mese di dicembre 2023.

Ad aumentare è il valore delle esportazioni di tutti i prodotti più tipici delle feste, dallo spumante (+3%) ai panettoni (+8%), ma gettonate sono anche le paste farcite tradizionali del periodo freddo (+6%). In salita pure la domanda di formaggi italiani che fanno registrare un aumento in valore delle esportazioni del 14%, così come quella di salumi, prosciutti e cotechini, anch’essi con un +14%. Un trend che dimostra come il nostro agroalimentare abbia resistito alla crisi generata dalla pandemia tanto da raggiungere a fine anno  il record storico nelle esportazioni a quota 64 miliardi nell’intero 2023, il massimo di sempre, se il trend sarà confermato.

Nel mondo sono state stappate quasi un miliardo di bottiglie di spumante italiano nel 2023, più del triplo di quelle di champagne che scendono ad appena 300 milioni anche se riesce ancora a spuntare prezzi nettamente superiori, secondo le stime della Coldiretti dalla quale si evidenzia per la prima volta un valore delle esportazioni di spumante all’estero nel 2023 di più di 2,2 miliardi.

Un successo sul quale pesa il falso Made in Italy agroalimentare nel mondo che vale 120 miliardi di euro sottraendo risorse e opportunità di lavoro al nostro Paese. In altre parole nel mondo ci sono ben 2 imitazioni per ogni prodotto originale Made in Italy.

Il cosiddetto “Italian sounding” riguarda tutti i continenti e colpisce in misura diversa tutti i prodotti. Tra i prodotti “taroccati” ci sono anche quelli Made in Piemonte come il Gorgonzola e i salumi come il Prosciutto di Parma DOP e il San Daniele DOP.

“Il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere nettamente superiore se dagli accordi commerciali venisse un chiaro stop alla contraffazione alimentare internazionale – fanno notare Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale –. A far esplodere il falso è stata paradossalmente la ‘fame’ di Italia all’estero con la proliferazione di imitazioni a basso costo, ma a preoccupare è anche la nuova stagione degli accordi dell’Unione Europea a partire dal Mercosur che riguarda Paesi dove sono particolarmente diffuse le imitazioni”.

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