24 Novembre 2022
Coldiretti Piemonte – consumi: oltre 20 mila firme dal Piemonte per dire no al cibo sintetico

Sono già oltre 20 mila le firme raccolte in Piemonte per dire NO al cibo sintetico e promuovere una legge che ne vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione in Italia. Si vanno a sommare per raggiungere le oltre 200 mila raccolte a livello nazionale per una corsa contro il tempo volta a presentare la petizione al Ministro all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida. Già ad inizio 2023 potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, dopo la prima autorizzazione concessa dalla Fda Usa.

In Piemonte a firmare la petizione il governatore, Alberto Cirio, numerosi assessori regionali, sindaci ed amministratori locali, oltre al Consiglio regionale del Piemonte che ha approvato, lo scorso 22 novembre, l’ ordine del giorno per sostenere la mobilitazione Coldiretti contro il cibo sintetico e tutte le iniziative di sensibilizzazione al riguardo sostenute dal mondo agricolo, accademico e scientifico finalizzate a richiamare l’attenzione sui rischi della diffusione del cibo da laboratorio.

Un successo che conferma la forte opposizione degli italiani ai cibi artificiali evidenziata dal Censis secondo cui si tratta di una realtà che viene nettamente rifiutata dall’84% degli italiani che si dichiara contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio da sostituire a quelli coltivati in agricoltura. Il no al cibo sintetico è preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito.

La contrarietà è infatti trasversale come dimostrano le firme raccolte nell’ambito dell’iniziativa di Coldiretti, Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia.

“Si tratta di fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy –spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. Siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”.

Continua in tutto il Piemonte la mobilitazione per la raccolta delle firme, si può sottoscrivere la petizione negli uffici Coldiretti, nei mercati Campagna Amica e negli agriturismi Terranostra. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti in Italia la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech.

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