26 Ottobre 2023
Coldiretti Piemonte consumo di suolo: in Piemonte nel 2022 consumati 617 ettari

Più di 2 campi da calcio al giorno

 Tra il 2021 ed il 2022 in Piemonte si sono consumati 617 ettari netti di suolo, per un totale di suolo occupato da superfici artificiali di 170.199 ettari, il 6,70% dell’intera area regionale. Come se ogni giorno fosse stata artificializzata una superficie equivalente a più di 2 campi da calcio. Il valore è il secondo più alto della serie storica, inferiore al solo periodo di osservazione 2020-2021 in cui il consumo si era attestato a 679 ettari. E’ quanto fa notare Coldiretti Piemonte rispetto al rapporto “Il consumo di suolo in Italia 2023” pubblicato dall’ISPRA.

Il processo di consumo di suolo continua a seguire l’espansione delle aree urbanizzate, dalle aree dense della conurbazione di Torino e cintura alle periferie dei capoluoghi di provincia e dei centri contigui in cui prosegue l’espansione di alcuni centri logistici.

Il Piemonte è quindi tra le regioni italiane in cui, in termini di nuovi consumi, il fenomeno risulta più marcato, con valori peraltro disallineati rispetto alle dinamiche demografiche: per ogni abitante in meno in Piemonte, negli ultimi dodici mesi si sono infatti consumati 332 metri quadrati di suolo, valore in linea con il dato nazionale di 343 metri quadrati.

A livello provinciale quest’anno emerge il dato di Cuneo che con 179 ettari risulta la provincia con i consumi maggiori, superando sia Torino (168 ha) che Novara (99 ha).

“Il risultato – sottolineano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale – è che in Italia oltre 9 comuni su 10 in Italia (il 93,9% del totale), secondo l’Ispra, hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico per frane ed alluvioni anche per effetto del cambiamento climatico in atto con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, il rapido passaggio dal sole al maltempo e precipitazioni brevi ed intense.

Per questo l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. La perdita delle campagne pesa anche sull’approvvigionamento alimentare del Paese in un momento in cui peraltro l’incertezza e la guerra sta provocando difficoltà negli scambi commerciali favorendo le speculazioni. Occorre – concludono – accelerare, quindi, sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi