9 Marzo 2020
Coldiretti Piemonte – Coronavirus: no a speculazioni rifornimenti alimentari garantiti

Prosegue #MangioItaliano scegliere prodotti con fibre e vitamine che aiutano a rafforzare le difese

“Non generiamo allarmismi sui rifornimenti alimentari che sono garantiti in tutto il nostro territorio, nei mercati di Campagna Amica e nei supermercati dove occorre evitare inutili accaparramenti che favoriscono solo le speculazioni”. E’ quanto affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale aggiungendo: “Su sollecitazioni della nostra Organizzazione sono stati pubblicati i chiarimenti al Dpcm sul trasporto merci e sul lavoro necessari a dare continuità alle attività produttive, seguendo i cicli stagionali, e di trasformazione industriale insieme alle consegne per la distribuzione commerciale. Certo è opportuno un monitoraggio continuo delle misure adottate per non compromettere la mobilità di merci e persone necessarie all’attività produttiva, nel rispetto delle norme di sicurezza".

Un aumento degli acquisti di frutta e verdura pari a circa il 20% si è verificato nei mercati contadini nella prima settimana di marzo rispetto allo stesso periodo del mese precedente. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti sulla spesa dell’emergenza Coronavirus sulla base delle indicazioni della Fondazione Campagna Amica in mercati e fattorie lungo tutta la Penisola. A spingere gli acquisti è sicuramente il clima di incertezza che spinge a fare provviste più abbondanti ma anche la tendenza a consumare cibi ricchi di fibre e vitamine che aiutano il corpo umano a rafforzare le difese immunitarie, come consigliato da molti medici e ricercatori.

Via libera dunque a frutta e verdura di cui il Made in Piemonte è ricco: dalle mele ai kiwi fino ai broccoli ricchi di vitamina C, insieme a riso, cereali e uova, tutti alimenti con molta vitamina B.

“Prosegue, quindi, la campagna #MangioItaliano che vuole, oltre a dare corrette informazioni, infondere un messaggio positivo ai consumatori che continueranno a trovare i prodotti che di consueto acquistano poiché le merci possono entrare ed uscire dai territori interessati dalla delimitazione. Il trasporto delle merci è considerato come un'esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può quindi entrare e uscire dai territori interessati e spostarsi all'interno degli stessi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci”, concludono Moncalvo e Rivarossa.

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