3 Settembre 2024
Coldiretti Piemonte: cresce produzione alimentare ma è sos Italian Sounding

La produzione alimentare italiana ha fatto registrare negli ultimi mesi una crescita del 3% a fronte di un calo generale dell'industria del 2,6%. Un segnale chiaro della forza e della qualità del made in Italy, sottolinea Coldiretti, che continua a rappresentare un punto di riferimento nel mondo per eccellenza e autenticità gastronomica incarnata in particolare dalla Dieta Mediterranea.

“Nonostante questi risultati positivi, è fondamentale non abbassare la guardia contro i continui attacchi delle multinazionali, che minacciano il nostro patrimonio culinario con prodotti che imitano la tradizione italiana e che danno vita al fenomeno dell' "Italian Sounding" che oggi vale oltre 120 miliardi di euro, con numeri in crescita costante negli ultimi 10 anni - evidenziano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Questo fenomeno, diffuso in tutto il mondo, rappresenta una vera e propria scalata ai prodotti italiani e punta a minare il valore e la reputazione delle nostre eccellenze alimentari. Il Piemonte contribuisce ad accrescere il valore del cibo e la rete del made in Italy con circa 800 aziende agricole che fanno vendita diretta, 300 agriturismi, 250 fattorie didattiche, 600 pratiche di agricoltura sociale, quasi un centinaio di mercati, 3 mercati coperti, 30 cuochi contadini, 25 maestri dell’ospitalità contadina e oltre 40 sigilli”.

Un esempio recente e preoccupante è il lancio sul mercato inglese, da parte di una nota multinazionale straniera, di una versione in scatola della Carbonara, uno dei piatti più iconici della tradizione culinaria romana. Questo prodotto non solo "distorce" la ricetta originale, ma rischia di confondere i consumatori spingendoli verso un'alimentazione lontana dai valori di qualità e genuinità che caratterizzano la cucina italiana.

“Coldiretti, alla luce di queste continue minacce, si impegnerà sempre di più a proteggere e a promuovere la vera identità della cucina italiana, sostenendo verso la popolazione i produttori locali e promuovendo i prodotti autentici che rispettano le tradizioni culinarie del nostro Paese”, concludono Brizzolari e Rivarossa.

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