31 Marzo 2008
Coldiretti Piemonte : “Difendiamo l’ambiente e il paesaggio dai risultati dall’urbanizzazione selvaggia”

Grande attenzione al paesaggio, alla tutela del patrimonio rurale e alle risorse ambientalistiche.
Per spiegarci meglio, potremmo semplicemente dire che Coldiretti ha intrapreso una vera e propria battaglia per difendere l’identità del territorio in cui viviamo, cercando di combattere l’urbanizzazione selvaggia.
Non sempre, infatti, trasformazione è sinonimo di progresso: prova tangibile ne è oggi il Piemonte, tra le regioni più edificate e infrastrutturate, dove si sta assistendo ad una vera e propria “svendita” dei territori e dei paesaggi tipici attraverso un processo di cementificazione che si concretizza con la crescita indiscriminata di palazzi e poli urbani a discapito di aree verdi e terreni agricoli.
Un comportamento che Coldiretti non accetta e che da tempo contrasta richiamando istituzioni, politici  e cittadini alla salvaguardia dell’identità del paesaggio, facendo un chiaro riferimento alla strada indicata e delineata dalla Comunità Europea e dal disegno di legge n.488 sulla “Pianificazione per il governo del territorio”.
Infatti, un incontrollato consumo di suolo, con tutti gli effetti negativi che ogni giorno si verificano, deve essere affrontata come qualcosa di estremamente preoccupante, un obiettivo che deve essere inserito come priorità fondamentale nelle agende politiche di ogni amministrazione.
“Ovunque vengono erosi terreni agricoli importanti, spesso i più fertili in pianura e nella prima collina e le aree non costruite appaiono come terreni in attesa di reddito edilizio. – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti regionale del Piemonte Giorgio Ferrero e Bruno Rivarossa – La campagna diventa così periferia urbana: per questo motivo riteniamo quanto mai necessario ribadire il concetto di tutela del suolo come risorsa ambientale finita, non riproducibile, non rigenerabile.”
Per evitare, in futuro, drastiche riduzioni di suolo a discapito di nuovi insediamenti e infrastrutture non sempre necessari che potrebbero compromettere seriamente o definitivamente lo svolgimento dell’attività agricola, nonchè la vivibilità degli stessi territori, è necessario prevedere una pianificazione mirata degli interventi urbani, con favore verso uno sviluppo a livello verticale, senza nulla togliere al mondo agricolo.
Coldiretti non ha dubbi: il valore della pianura e delle colline del Piemonte è inestimabile. Regione, enti locali e la società piemontese dovranno assumere iniziative adeguate per concretizzare uno sviluppo urbanistico sostenibile e attento alla valorizzazione dei suoli agricoli.

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