16 Maggio 2018
COLDIRETTI PIEMONTE – ETICHETTATURA D’ORIGINE: CON TRASPARENZA AUMENTA IL VALORE DELLE PRODUZIONI MADE IN PIEMONTE

 Con il decreto che assicura l'applicabilità fino al 31 marzo 2020 dei decreti ministeriale che hanno introdotto l'obbligo di indicazione dell'origine della materia prima in etichetta per latte, pasta, riso e pomodoro, l'Italia si pone all'avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell'informazione ai consumatori.
"Grazie all'azione di Coldiretti, il nostro Paese di è dotata di una legislazione che sarà, peraltro, rafforzata a partire dal 9 maggio dal nuovo decreto legislativo sulle sanzioni, che prevede multe da 2 mila a 16 mila euro in caso di mancata indicazione dell'origine - spiegano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato Confederale - Tra le varie produzioni, ora ad essere tutelate ci sono alcuni dei simboli del Made in Piemonte come il riso e i derivati del latte. Un percorso verso la trasparenza e la tracciabilità che è iniziato con la carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca, dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. In un momento difficile per l’economia – concludono Galliati e Rivarossa -  dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza che i nostri prodotti possono acquisire proprio grazie all’obbligo dell’origine in etichetta. Oltretutto, il nostro obiettivo è condiviso dalla maggioranza dei consumatori europei e dell'82% di quelli italiani; una presa di posizione forte, necessaria di fronte all'atteggiamento contradditorio della Commissione Europea che tutela ancora in minima parte le nostre produzioni di qualità. L'auspicio è quello che tale provvedimento non resti una sperimentazione, ma che dopo il 2020 venga assunto definitivamente come obbligo a livello europeo per dare concretamente valore alle nostre produzioni".
A tal proposito Coldiretti ha lanciato la petizione #stopcibofalso che vuole difendere le produzioni locali ed il lavoro degli imprenditori, bloccando le speculazioni che ostacolano l'economia del territorio. E' possibile sottoscriverla sul sito www.stopcibofalso.coldiretti.it oltre che presso i mercati di Campagna Amica (per l'elenco consultare il sito www.campagnamica.it) e gli uffici Coldiretti diffusi su tutto il territorio piemontese.

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