Con il decreto che assicura l'applicabilità fino al 31 marzo 2020 dei decreti ministeriale che hanno introdotto l'obbligo di indicazione dell'origine della materia prima in etichetta per latte, pasta, riso e pomodoro, l'Italia si pone all'avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell'informazione ai consumatori.
"Grazie all'azione di Coldiretti, il nostro Paese di è dotata di una legislazione che sarà, peraltro, rafforzata a partire dal 9 maggio dal nuovo decreto legislativo sulle sanzioni, che prevede multe da 2 mila a 16 mila euro in caso di mancata indicazione dell'origine - spiegano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato Confederale - Tra le varie produzioni, ora ad essere tutelate ci sono alcuni dei simboli del Made in Piemonte come il riso e i derivati del latte. Un percorso verso la trasparenza e la tracciabilità che è iniziato con la carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca, dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. In un momento difficile per l’economia – concludono Galliati e Rivarossa - dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza che i nostri prodotti possono acquisire proprio grazie all’obbligo dell’origine in etichetta. Oltretutto, il nostro obiettivo è condiviso dalla maggioranza dei consumatori europei e dell'82% di quelli italiani; una presa di posizione forte, necessaria di fronte all'atteggiamento contradditorio della Commissione Europea che tutela ancora in minima parte le nostre produzioni di qualità. L'auspicio è quello che tale provvedimento non resti una sperimentazione, ma che dopo il 2020 venga assunto definitivamente come obbligo a livello europeo per dare concretamente valore alle nostre produzioni".
A tal proposito Coldiretti ha lanciato la petizione #stopcibofalso che vuole difendere le produzioni locali ed il lavoro degli imprenditori, bloccando le speculazioni che ostacolano l'economia del territorio. E' possibile sottoscriverla sul sito www.stopcibofalso.coldiretti.it oltre che presso i mercati di Campagna Amica (per l'elenco consultare il sito www.campagnamica.it) e gli uffici Coldiretti diffusi su tutto il territorio piemontese.
16 Maggio 2018
COLDIRETTI PIEMONTE – ETICHETTATURA D’ORIGINE: CON TRASPARENZA AUMENTA IL VALORE DELLE PRODUZIONI MADE IN PIEMONTE