21 Aprile 2015
COLDIRETTI PIEMONTE FAVOREVOLE ALLA RIFORMA SUI REATI ALIMENTARI

Dai polli alla diossina alla carne di cavallo spacciata per manzo: aumentano gli scandali a tavola e, di conseguenza, crescono i rischi per la salute a causa dei cibi adulterati e dalle frodi.
I dati parlano chiaro: il business delle agromafie è aumentato del 10 per cento in un anno e ha raggiunto i 15,4 miliardi di Euro nel 2014.
Una problematica che coinvolge i nostri territori, a cominciare dalle produzioni vinicole per finire a quelle lattiero casearie.
Coldiretti, che ha fortemente incentivato la costituzione dell’Osservatorio per la Criminalità in Agricoltura e nell’Agroalimentare, il cui Comitato Scientifico è presieduto da Giancarlo Caselli, esprime apprezzamento per l’istituzione, presso l’ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, della Commissione di studio per l’elaborazione di proposte di intervento sulla riforma dei reati agroalimentari, alla cui guida ci sarà proprio lo stesso Caselli, ex procuratore di Torino. Una soddisfazione, quindi, anche per Coldiretti Piemonte e per l’intera regione, ricordando che le Istituzioni del nostro territorio, sia la Regione sia le Camere di Commercio, hanno voluto sostenere l’Osservatorio.
Quest’ultimo e la nuova Commissione possono avere un ruolo propositivo nell’apportare importanti modifiche legislative al fine di combattere le numerose truffe alimentari, oltre a punirle con sanzioni, come ad esempio la confisca, in grado di colpire i patrimoni economici.

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