24 Novembre 2016
COLDIRETTI PIEMONTE: FERMARE IL CONSUMO DI SUOLO PER EVITARE DISSESTI IDROGEOLOGICI

 I cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense, con vere e proprie bombe d'acqua, fanno sì che siano arrivati a 7145 i comuni italiani a rischio frane ed alluvioni, secondo le elaborazioni Coldiretti su ISPRA.
Il Piemonte figura tra le regioni con il 90 per cento di comuni a rischio idrogeologico.
In tutta la regione, da nord a sud, visto il mal tempo che si sta abbattendo ormai da giorni, i fiumi e tutti i corsi d'acqua sono sorvegliati e c'è lo stato di allerta.
La situazione è particolarmente critica in alta Valle Tanaro, dove le intense precipitazioni hanno determinato un notevole incremento dei livelli idrometrici del Tanaro e dei suoi affluenti che sono esondati in molti punti a Garessio e Ceca. La viabilità, infatti, è interrotta a tratti in via cautelare e a tratti per frane e allagamenti.
Bollino rosso anche nel torineser, soprattutto nelle valli Orco, Chisone, bassa e alta Val Susa, Lanzo, Sangone, Val Pellice e Valle Po.
Preoccupazione anche per la zona settentrionale del Piemonte dove si monitorano i livelli idrometrici di Strona, Sesia, Elvo ed Orco. Nella valle Cervo, infatti, si sono registrati smottamenti.
In tale situazione, sono a rischio i terreni, le colture e le imprese agricole che possono subire allagamenti, oltre ad ingenti danni alle produzioni.
In occasione di eventi climatici come quelli che si stanno verificando in questi giorni, emerge ulteriormente la necessità di fermare il consumo di suolo e contrastare il degrado. In questa direzione va, appunto, la campagna #SALVAILSUOLO, petizione per ottenere una legislazione specifica a tutela del suolo e a beneficio delle generazioni future che vede l'adesione di Coldiretti Piemonte insieme a nulerose realtà italiane ed europee.
 

 

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