Il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso ben oltre tre metri sotto lo zero idrometrico ma in calo sono anche i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 66% del lago di Garda ad appena il 32% del lago Maggiore fino al 17% del lago di Como. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del grande caldo e dell'assenza di precipitazioni. I livelli del più grande fiume italiano e dei principali laghi che si trovano tutti sotto le medie storiche, sono rappresentativi della situazione di difficoltà dei bacini idrografici, con torrenti e fiumi in calo. L' andamento anomalo di quest'anno conferma i cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Le precipitazioni sono importanti per ristabilire le scorte idriche necessarie per l'estate, ma l'acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre quest'estate è stata segnata da violenti nubifragi e grandinate.
"Rispetto all'utilizzo dell'acqua in campo agricolo, ricordiamo che non è da vedersi come uno spreco, bensì come una risorsa da valorizzare e riutilizzare in modo appropriato - sottolineano Fabrizio Galliati vicepresidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –. E’ opportuno pensare piuttosto ad una nuova cultura della prevenzione, programmando interventi perché, pur essendo un Paese ricco d’acqua, i cambiamenti climatici di questi anni, stanno provocando danni per cui se vogliamo mantenere un’agricoltura di qualità dobbiamo prendere provvedimenti, fare manutenzione, risparmiare e recuperare le acque con opere infrastrutturali. La Regione,
14 Agosto 2018
COLDIRETTI PIEMONTE – FIUME PO -3 METRI: ATTIVARE MISURE PREVENTIVE E VALORIZZARE LE RISORSE IDRICHE