21 Novembre 2022
Coldiretti Piemonte – giornata alberi: 6,6 milioni di nuove piante con PNRR

In Piemonte vivono quasi 1 miliardo di alberi e 52 specie arboree

L’Italia festeggia la Giornata nazionale degli alberi con 6,6 milioni di nuove piante in arrivo grazie ai fondi del Pnrr per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog. E’ quanto annuncia la Coldiretti in occasione della ricorrenza dedicata ai boschi del Belpaese che si celebra il 21 novembre con iniziative soprattutto nelle scuole tramite il progetto Educazione alla Campagna Amica.

Proprio la Coldiretti ha elaborato insieme a Federforeste e Assofloro il progetto per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali.

In Piemonte vivono quasi 1 miliardo di alberi e sono presenti 52 specie arboree e 40 specie arbustive con una grande variabilità di composizione e struttura ed è la nostra regione che, a livello nazionale, ha la più ampia superficie forestale arborea con circa 1 milione di ettari, ovvero il 38% del territorio, di cui i boschi coprono 932 mila ettari.

“Per mantenere l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani –affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale - ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che In Italia ogni abitante dispone di appena 33,8 metri quadrati di verde urbano con Torino dove ci sono a disposizione appena 22 metri quadrati. Il ripopolamento arboreo di parchi e giardini è la chiave di volta ambientale di una cintura verde che colleghi il centro delle città con le periferie, come potrebbe avvenire nel caso dell’area metropolitana di Torino, senza mai sacrificare le aree coltivate. Il verde migliora anche la qualità della vita nelle città considerato una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno. Un obiettivo importante che potrà essere raggiunto solo sostenendo il settore florovivaistico nazionale fortemente colpito dai rincari energetici con i vivai che devono affrontare spese raddoppiate (+95%) con punte che vanno dal +250% per i fertilizzanti al +110% per il gasolio o il +1200% per il metano per il riscaldamento delle serre, secondo l’analisi Coldiretti”.

Gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi dalla plastica per i vasetti dei fiori (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati. Sono esplose anche le spese di trasporto in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.

“Con una differente politica del verde pubblico potremmo affrontare meglio anche l’aumento esponenziale dei costi dell’energia che si è verificato quest’anno – proseguono Moncalvo e Rivarossa -, ma servono ulteriori risorse per il settore, dobbiamo agire come sistema per creare un Paese diverso e migliore rispetto al passato usando i fondi per gli accordi di filiere con l’utilizzo di piante italiane per creare valore e bellezza sui territori, nelle grandi città come nei piccoli comuni”.

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