22 Maggio 2019
COLDIRETTI PIEMONTE- GIORNATA BIODIVERSITA’: PUNTARE SULLA DISTINTIVITA’ PER DIFENDERE IL MADE IN PIEMONTE DALL’OMOLOGAZIONE

 In Italia sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro nell'ultimo secolo, ma la perdita di biodiversità riguarda l'intero sistema agricolo e di allevamento con il rischio di estinzione che si estende dalle piante coltivate agli animali allevati. E' quanto afferma la Coldiretti, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, che si festeggia in tutto il Pianeta proprio il 22 maggio.
Nel secolo scorso si contavano 8.000 varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2000 e di queste 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell'offerta. L' Italia è l'unico Paese al mondo con 5155 prodotti alimentari tradizionali censiti, 297 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma è anche leader in Europa con quasi 60mila aziende agricole biologiche e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm e la carne agli ormoni la tutela della biodiversità e della sicurezza alimentare.
Il Piemonte conta 14 Dop, 9 Igp, 18 Docg e 42 Doc e oltre 40 prodotti "Sigillo", ovvero prodotti che rientrano nell'Atlante curato dall'Osservatorio sulla biodiversità istituto dal comitato scientifico di Campagna Amica.
"L'omologazione e la standardizzazione delle produzioni a livello internazionale mettono a rischio anche la tradizione piemontese custodita per anni da generazioni di agricoltori - commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - 
La difesa della biodiversità non ha un valore naturalistico ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Piemonte.  Investire sulla distintività è una condizione necessaria per affrontare il mercato globalizzato con produzioni di alta qualità salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo. In quest’ottica, è fondamentale l’attività svolta dalla Fondazione Campagna Amica che ha offerto opportunità e nuovi sbocchi economici agli imprenditori agricoli che allevano razze e coltivano varietà a rischio di estinzione che, altrimenti, non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione”.

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