18 Giugno 2024
Coldiretti Piemonte – giornata desertificazione: con cambiamenti climatici Sos occupazione e produzione

I cambiamenti climatici incidono sull’occupazione e sulla produzione. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti nella giornata contro la desertificazione che si celebra il 17 giugno

In Italia, il territorio presenta evidenti segni di degrado, manifestandosi in forme diverse come l'erosione, la salinizzazione, la compattazione, la contaminazione e l'impermeabilizzazione. Secondo i principali indicatori adottati dalle Nazioni Unite, che valutano lo stato e il trend di copertura del suolo, la produttività e il contenuto di carbonio organico, nel 2019 risultava degradata il 17,4% della superficie nazionale. Le aree degradate si distribuiscono lungo tutto il territorio, dimostrando un problema diffuso e preoccupante.

In Piemonte il consumo di suolo complessivo negli ultimi 5 anni è di circa 175.000 ettari pari quindi al 6,9% della superficie totale regionale che è di 2.540.000 ettari.

“Ad aggravare gli effetti dei cambiamenti climatici ci sono le carenze infrastrutturali, divenute ormai croniche – evidenziano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Il degrado del territorio e la desertificazione stanno quindi avanzando, aggravati dagli effetti dei cambiamenti climatici su suoli già fortemente compromessi da un utilizzo non sostenibile. Così vengono messi a rischio i servizi essenziali per la vita umana che il suolo offre, in primo luogo la produzione agricola, ma anche la capacità di contenere i corsi d’acqua e contribuire alla gestione delle risorse idriche e di conservare in maniera permanente la CO2 in eccesso. L’agricoltura italiana è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Negli ultimi anni a livello europeo si è alimentata una visione ideologica e irrealistica che metteva in contrapposizione agricoltura e ambiente quando, invece, è proprio la presenza delle aziende agricole a garantire una costante tutela del territorio dai pericoli legati al dissesto come agli incendi. E’ essenziale in tale ottica accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia, consentendo ancora una volta al nostro Paese di fare da apripista in Europa, come già accaduto per la carne sintetica e l’etichetta d’origine”.

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