18 Giugno 2021
Coldiretti Piemonte – giornata gastronomia: grazie a eccellenze dei nostri territori l’Italia è leader mondiale

 

Il Piemonte con le sue eccellenze enogastronomiche dal riso al vino, dall’ortofrutta ai prodotti lattiero-caseari fino ai salumi ed annoverando 14 Dop, 9 Igp, 18 Docg e 42 Doc concorre a far sì che l’Italia sia leader mondiale nella gastronomia con il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (314). Ben 526 vini Dop/Igp e 5.266 prodotti alimentari tradizionali custoditi lungo tutta la Penisola. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti divulgato in occasione della Giornata della Gastronomia Sostenibile, che si festeggia il 18 giugno dopo essere stata istituita dall'​Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2016

Grazie al cibo, l’Italia guida la classifica mondiale del turismo enogastronomico con la ricerca dei prodotti tipici che è diventata un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che può contare sulla più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica dove è possibile trovare le eccellenze locali dei territorio.

“Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni nostro territorio – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale-. Per questo è necessario valorizzare questo patrimonio anche per aumentare la spinta propulsiva del Made in Piemonte sui mercati esteri. In vista dell’estate, poi, il green pass salva i tesori dell’enogastronomia piemontese con l’atteso ritorno degli stranieri che vedono proprio nel cibo italiano uno degli elementi fondanti della vacanza. Il cibo, infatti, non ha solo un valore economico ma anche storico, culturale ed ambientale e garantisce la sopravvivenza della popolazione anche nelle aree interne più isolate dove è necessario il rilancio dei piccoli borghi abbandonati, previsto nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), affinché l’agricoltura eroica prenda parte attiva alla programmazione dell’Italia del post Covid. Il successo della dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco, non deve essere - concludono Moncalvo e Rivarossa - minacciato dai bollini allarmistici a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale. I sistemi di etichettatura nutriscore e a semaforo sono fuorvianti, discriminatori ed incompleti e finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta”.

 

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