18 Giugno 2024
Coldiretti Piemonte – giornata gastronomia sostenibile: sprechi ridotti del 60% con gli acquisti diretti dall’agricoltore rispetto ai sistemi tradizionali

Fare la spesa a chilometri zero in filiere corte con l’acquisto di prodotti locali taglia del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dello studio Ispra in occasione della Giornata della gastronomia sostenibile che si festeggia il 18 giugno.

I mercati contadini rappresentano la vetrina di un’agricoltura italiana che è oggi la più green d’Europa con 5450 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 325 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg e la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Efsa.

“La vendita diretta consente anche di abbattere le migliaia di chilometri che frutta e verdura stranieri percorrono in media prima di giungere sulle tavole, tutelando così l’ambiente con la riduzione delle emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Il Piemonte contribuisce ad accrescere il valore del cibo e la rete del made in Italy con circa 800 aziende agricole che fanno vendita diretta, 300 agriturismi, 250 fattorie didattiche, 600 pratiche di agricoltura sociale, quasi un centinaio di mercati, 3 mercati coperti, 30 cuochi contadini, 25 maestri dell’ospitalità contadina e oltre 40 sigilli. I mercati dei contadini non sono solo un luogo di commercio, ma negli anni  sono diventati dei veri e propri “laboratori”, centri di divulgazione del prodotto e,  attraverso il contatto stretto con i consumatori, hanno favorito la diffusione di una corretta cultura alimentare fondata su qualità, sicurezza, legame col territorio e rispetto dei principi della Dieta Mediterranea, oggi messa a rischio dalla diffusione di sistemi ingannevoli come il Nutriscore che bocciano le eccellenze del made in Italy a tavola”.

Proprio per tutelare e sostenere questo grande ed importante patrimonio agroalimentare, Coldiretti Piemonte è impegnata nella raccolta firme per la campagna “No fake in Italy” con l’obiettivo di raccogliere un milione di firme a livello europeo per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori, estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue.

 

 

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