4 Febbraio 2011
COLDIRETTI PIEMONTE: GRANDI RISULTATI PER IL SISTEMA DEI MERCATI DI CAMPAGNA AMICA, MA STIAMO LAVORANDO PER CRESCERE ANCORA

In controtendenza rispetto all’andamento generale aumenta la spesa nei mercati degli agricoltori che nel 2010 fanno registrare un vero boom con una crescita del 28 per cento delle strutture attive, dove durante l’anno hanno fatto acquisti ben 8,3 milioni di italiani. E’ quanto emerge dal primo dossier sul fenomeno dei “Farmers Market in Italia” presentato alla prima Assemblea Nazionale degli Agrimercato di Campagna Amica della Coldiretti.
Nel corso del 2010 sono saliti a 705 (di cui 105 in Piemonte) i mercati degli agricoltori di Campagna Amica aperti, per un totale di 25.115 giornate (+148 per cento), in tutte le Regioni.
Vi hanno venduto di persona i propri prodotti ben 16mila imprenditori agricoli, (di cui 1.940 in Piemonte) realizzando complessivamente un fatturato stimato in 320 milioni di euro (di cui 8.148.000 in Piemonte). Oltre la metà dei mercati (60 per cento) si trova nel Nord Italia, che precede Sud e Isole (22 per cento) e Centro (18 per cento). La regione con il maggior numero di Mercati di Campagna Amica Coldiretti è il Piemonte, con 105, seguito da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Toscana.
“Si tratta di un primato straordinario conquistato in appena due anni dall’inizio di queste esperienze in Italia dove è ora attiva la più estesa rete di vendita diretta dei produttori agricoli presente in tutta Europa”, ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “dai mercati viene una risposta ad un nuovo stile di vita e ad un modello di consumo più sostenibile che si sta affermando tra un numero crescente di cittadini”.
“Guardare in faccia il produttore, farsi raccontare direttamente la storia del prodotto che si acquista, tagliare le intermediazioni e le manipolazioni sul cibo che si porta in tavola, salvaguardare le tradizioni culturali e colturali, sostenere economicamente il proprio territorio e la possibilità di fare un acquisto al giusto prezzo sono - ha aggiunto Paolo Rovellotti presidente di Coldiretti Piemonte - alcune delle motivazioni che spingono questo successo.”
“Oltre che un’opportunità di mercato per tante imprese, si tratta di una formidabile occasione per aggiungere concorrenza ad un sistema ingessato da anni, conclude Bruno Rivarossa, direttore di Coldiretti Piemonte, ma anche di una esperienza che ha uno straordinario effetto moltiplicatore sulle altre forme distributive, che per rispondere alle esigenze di un consumatore più informato dovranno garantire un adeguato spazio sui propri scaffali al vero prodotto Made in Italy”.
ll 62 per cento dei visitatori dei mercati degli agricoltori sono donne, il 48 per cento ha una età compresa tra i 35 ed i 54 anni e ben il 68 per cento ha una scolarità medio alta, mentre la scelta è fortemente condizionata dalla ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto, secondo l’indagine Coldiretti/Swg. La voglia di conoscenza è confermata dal tempo di permanenza che è in media di 32 minuti, molto elevato se si tiene conto dell’ampiezza della struttura. Tra le richieste avanzate dai consumatori che frequentano i mercati ci sono la possibilità di avere una gamma più vasta di prodotti, una maggiore frequenza nelle aperture, l’organizzazione di gruppi di acquisto con i produttori dei mercati e la possibilità di visitare l’azienda o di “adottare” una produzione.

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