22 Giugno 2021
Coldiretti Piemonte – grano: al via la trebbiatura con -10% raccolti per clima pazzo

Elevata qualità frumento tenero piemontese valorizzato con progetto di filiera Gran Piemonte

Con l’arrivo del caldo torrido al via la raccolta del grano in Italia ed in Piemonte, stimata in calo del 10% a causa del clima pazzo con una fredda primavera dopo un inverno mite. E’ quanto emerge dal monitoraggio Coldiretti

Il Piemonte è particolarmente vocato alla produzione di frumento tenero con una superficie di circa 84 mila ettari tra tutte le province, da quella di Alessandria con oltre 34 mila ettari e più di 2 milioni di quintali di produzione a quella di Torino con 19500 ettari e più di 1 milioni di quintali, da Cuneo con 17 mila ettari e 934 mila quintali ad Asti con oltre 9 mila ettari e 540 mila quintali fino alle province del Piemonte orientale con 4 mila ettari e 240 mila quintali.

“Un segnale di ripartenza nelle campagne dove – evidenziano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - con l’emergenza Covid non si è mai fermato il ciclo naturale delle lavorazioni per garantire l’approvvigionamento alimentare delle produzioni in uno scenario segnato da speculazioni, accaparramenti e distorsioni del commercio a livello internazionale. Uno dei prodotti simbolo del Made in Piemonte è proprio il frumento tenero oggetto dell’accordo di filiera Gran Piemonte volto a valorizzare proprio l’oro giallo ed  ottenere prodotti da forno veramente prepararti con la farina piemontese per rispondere anche alle esigenze dei consumatori che sono sempre più attenti alla provenienza degli ingredienti. Un trend spinto dalla crescente richiesta di prodotti 100% Made in Italy come dimostra l’indagine Coldiretti/Ixe’ dalla quale l’82% degli italiani con l’emergenza coronavirus sugli scaffali cerca prodotti italiani per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio. Una tendenza confermata dal successo della campagna #mangiaitaliano promossa da Coldiretti e Filiera Italia che ha coinvolto industrie e catene della grande distribuzione. Una svolta patriottica favorita anche dall’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano per la pasta sotto il pressing delle battaglie degli agricoltori della Coldiretti. Proprio l’allarme globale provocato dal Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza – concludono Moncalvo e Rivarossa – per cui occorre intervenire sulle fragilità presenti in Italia per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero in un momento di grandi tensioni internazionali. Una situazione aggravata dalla concorrenza sleale delle importazioni, soprattutto da quelle aree del pianeta che, come il Canada per il grano, non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore nel nostro Paese dove è vietato l’uso del diserbante chimico glifosato in preraccolta”.

 

 

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi