17 Dicembre 2018
COLDIRETTI PIEMONTE: IL MADE IN PIEMONTE NELLE MENSE PER GARANTIRE TRACCIABILITA’, FRESCHEZZA E SALUTE

Ben vengano i controlli delle mense scolastiche per tutelarle da furbi e criminali interessati da un business calcolato in 1,3 miliardi di euro grazie a 380 milioni di pasti all'anno per due milioni e mezzo di studenti, nella sola refezione della scuola dell'obbligo. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai primi risultati del monitoraggio di controllo condotto dai carabinieri del Nas. Un italiano su quattro (26%) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche, secondo l'indagine Coldiretti/Ixè dalla quale si evidenzia, peraltro, che una netta maggioranza del 71% ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare, mentre dolo il 12% ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più.
Coldiretti Piemonte è stata pioniera, già quasi 10 anni fa, nel far sentire all'interno dei capitolati delle mense le produzioni delle imprese agricole del territorio e delle cooperative associate a UeCoop, tanto che in varie mense scolastiche ed ospedali si trova cibo di qualità come ortaggi, frutta, carne, latticini e prodotti dell'allevamento per una fornitura totale, nell'ultimo anno, di quasi 4 milioni di Kg ed un fatturato di circa 8 milioni di euro.
"Questo lavoro che abbiamo portato avanti in tutte le province, soprattutto  in quelle di Asti, Cuneo e Torino, ci ha permesso di prendere contatti diretti con le Istituzioni pubbliche e con i centri di ristorazione per avviare concretamente la fornitura di diversi prodotti - spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. L'obiettivo, seppur badando ad assicurare il miglior prezzo/qualità, è quello di dare attenzione alle categorie più deboli, di educare le nuove generazioni a mangiare il cibo di stagione e di privilegiare le realtà produttive locali, riducendo i troppi passaggi intermedi dietro i quali è più elevato il rischio di frodi, sofisticazioni ed adulterazioni. A livello nazionale, siamo impegnati da anni nel progetto "Educazione alla Campagna Amica" che coinvolge alunni delle scuole elementari e medie che partecipano a lezioni nelle fattorie didattiche e nei laboratori del gusto organizzati nelle aziende agricole ed in classe. Tutto questo al fine di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostituire il legame che unisce i prodotti dell'agricoltura  con i cibi consumati ogni giorno e fermare il consumo del cibo spazzatura. Auspichiamo, quindi, di alalrgare il raggio di azione in Piemonte - concludono Moncalvo e Rivarossa - e di inserire sempre nuovi prodotti da poter offrire a queste strutture assicurando la salubrità, la tracciabilità e la freschezza"

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